
Umanesimo tecnologico e impresa: Confindustria Canavese festeggia 80 anni di vita con un confronto sul futuro dell’innovazione
In un’epoca in cui la tecnologia avanza a ritmi vertiginosi e rappresenta una leva competitiva decisiva per il mondo produttivo, l’“Umanesimo tecnologico” propone una visione alternativa e più profonda: quella in cui l’innovazione non è fine a sé stessa, ma un mezzo per migliorare la condizione umana, preservando i valori etici, culturali e sociali fondamentali.
Su queste basi si svilupperà, lunedì 27 ottobre alle ore 17,00 l’assemblea pubblica presso le Officine H di Ivrea, promossa da Confindustria Canavese in occasione dell’80° anniversario della sua fondazione: un momento di riflessione collettiva per costruire un futuro in cui tecnologia e umanesimo non si escludano, ma si rafforzino a vicenda.
Durante i lavori, che vedranno la partecipazione di numerose personalità del mondo accademico, istituzionale, industriale e finanziario, si confronteranno idee, esperienze e prospettive sul rapporto tra impresa, innovazione e responsabilità sociale.
Ad aprire l’evento sarà Paolo Conta, presidente di Confindustria Canavese, che introdurrà i temi della giornata e il valore simbolico di un anniversario che lega il passato industriale del territorio alla sua vocazione innovativa.
Seguiranno i saluti istituzionali del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che porterà il contributo della Regione al dibattito sul futuro del sistema produttivo piemontese e sul ruolo strategico del Canavese come laboratorio di innovazione e sviluppo sostenibile.
Tra i relatori di rilievo nazionale e internazionale figurano Lucia Aleotti, vicepresidente di Confindustria con delega al Centro Studi, che offrirà una riflessione sull’evoluzione del sistema produttivo italiano e sul ruolo del capitale umano nell’era digitale; Elena Maria Baralis, pro-rettrice del Politecnico di Torino, che approfondirà il tema della ricerca tecnologica come strumento di progresso sostenibile; e Francesco Caio, chairman di Caio Digital Partners ed ex amministratore delegato di Omnitel, che interverrà sul tema della trasformazione digitale delle imprese e della leadership responsabile.
Il confronto proseguirà con Guido Saracco, curatore della Biennale della Tecnologia e promotore del progetto Prometeo Tech Cultures, che rifletterà sul dialogo tra cultura scientifica e cultura umanistica come chiave per un progresso equilibrato.
Seguiranno gli interventi di Paolo Boccardelli, rettore della LUISS – Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, dedicato ai nuovi modelli educativi e alla formazione delle competenze per le imprese del futuro; di Antonio Calegari, direttore dell’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale per l’Industria (AI4I), che illustrerà le opportunità e le sfide legate all’adozione dell’intelligenza artificiale; e di Anna Roscio, executive director Sales & Marketing Imprese – Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, che affronterà il tema del sostegno finanziario e strategico all’innovazione responsabile.
A moderare il dibattito sarà la giornalista Filomena Greco del quotidiano economico Il Sole 24 Ore, che guiderà il confronto tra i relatori e il pubblico, in un dialogo aperto tra industria, ricerca e società.
Un appuntamento, dunque, non solo per celebrare una tappa importante della storia industriale del Canavese, ma anche per guardare avanti con fiducia, riaffermando che il progresso tecnologico ha valore solo se resta, profondamente, umano.