
Tragedia a Pont Canavese: muore a 17 anni nelle acque del torrente Orco. Inutili i soccorsi

Aveva soltanto 17 anni che ha perso la vita oggi pomeriggio nelle acque del torrente Orco, nel comune di Pont Canavese. Il dramma si è consumato nella suggestiva ma insidiosa «goia del Ghur», luogo simbolo dell’estate canavesana, molto amato da residenti e turisti per la sua bellezza e la frescura che offre nelle giornate più calde.
Il ragazzo si trovava sul posto insieme a un amico, quando, poco dopo mezzogiorno, ha tentato di attraversare la goia. Per cause ancora da accertare, ha perso l’equilibrio ed è caduto nel torrente, scomparendo immediatamente sotto la superficie. L’amico che era con lui, insieme ad altri giovani presenti nelle vicinanze, si è gettato in acqua nel tentativo disperato di salvarlo, ma la corrente era troppo forte.
Quando il corpo del ragazzo è stato recuperato e portato a riva, era già privo di vita. I soccorritori, intervenuti tempestivamente, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Secondo quanto riferito, era uno studente del Ciac e avrebbe compiuto 18 anni il prossimo mese di agosto.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Pont Canavese, che hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Il corpo del giovane è stato trasportato all’ospedale di Cuorgnè, dove rimane a disposizione della procura di Ivrea per gli accertamenti del caso.
La comunità di Pont Canavese è sconvolta per la tragedia che ha colpito una famiglia e interrotto prematuramente una giovane vita piena di speranze. In queste ore di dolore, amici, insegnanti e concittadini si stringono intorno ai genitori di Fabio, increduli di fronte a una perdita tanto improvvisa quanto devastante.
Le autorità locali tornano a ribadire l’importanza della prudenza in prossimità di corsi d’acqua, anche quelli apparentemente tranquilli. Luoghi come la goia del Ghur, pur splendidi e apparentemente sicuri, possono rivelarsi estremamente pericolosi in determinate condizioni.
Un nuovo, doloroso monito che si aggiunge a una lunga lista di incidenti analoghi, nella speranza che la consapevolezza possa, in futuro, prevenire nuove tragedie. (Immagine di archivio).