
Terrorismo: è decollato da Caselle l’aereo che ha riportato a Tunisi l’uomo che aveva contatti con Amri

E’ decollato dall’aeroporto “Sandro Pertini” di Caselle alla volta di Tunisi l’areo che ha rimpatriato un cittadino tunisino rintracciato a Torino lo scorso 2 maggio e trattenuto nel Centro permanente per i rimpatri. Secondo il Viminale l’uomo avrebbe fornito ad Amri (nella foto), l’attentatore di Berlino ucciso nell’hinterland milanese da due agenti di polizia durante un conflitto a fuoco, un’utenza mobile italiana che sarebbe stata utilizzata nel 2015.
E non è tutto: il giovane tunisino avrebbe intrattenuto rapporti diretti con Amri nel periodo in cui si era trasferito in Germania.
Tra l’altro, sottolinea il Viminale, il giovane aveva stabilito contatti con altri soggetti definiti di orientamento radicale che avrebbero avuto il compito di fornire all’uomo il denaro necessario per attraversare clandestinamente il confine. Con questo rimpatrio forzato salgono a 42 le espulsioni effettuate da inizio del 2017. Dal 2015 ad oggi sono in tutto 174 le persone sospette riportate nel Paese di provenienza.