11/11/2016

Politica

Fa tappa a Chivasso il comitato del No del Movimento 5 Stelle: in piazza Di Battista e Crimi

Chivasso

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Sostegno alla piccola e media impresa, istituzione del reddito di cittadinanza, una riforma costituzionale della quale l’Italia non ha bisogno, il varo di una vera legge contro la corruzione”. Alessandro Di Battista, vicepresidente della Camera dei Deputati è giunto a Chivasso questa mattina, venerdì 11 novembre, prima fermata del “Treno Tour#IoDicoNo”, un viaggio di 47 tappe, partito ieri da Aosta che una quarantina di militanti del Movimento Cinque Stelle ha deciso di intraprendere per spiegare ai cittadini quali sono le ragioni per le quali dovrebbero votare No al referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre 2016.

All’arrivo alla stazione ferroviaria di Chivasso ha avuto luogo l’incontro con i rappresentanti locali e con i dirigenti piemontesi dell’M5S tra i quali anche il consigliere regionale Davide Bono. Sul palco, allestito nella centralissima piazza della Repubblica di Chivasso, proprio di fronte al quattrocento Duomo dedicato a Santa Maria Assunta è salito anche il senatore dei pentastellati Vito Crimi. Al comizio erano presenti poco più di duecento persone. Si intende demonizzare un’eventuale vittoria del No? E di Battista precisa con vigore: “Non succederà nulla se non la conferma della nostra Costituzione che noi difenderemo sempre. C’erano sul tavolo altre priorità, importanti per il nostro Paese da difendere, ma il governo Renzi ha preferito concentrarsi su una riforma che è confusa, pasticciata e non comporterà alcun risparmio per le casse dello Stato”.

Parole dure, pesanti come macigni. Così come lo sono state quelle pronunciate dal senatore Vito Crimi: “La storia dimostra che quando in Italia si parla di riforme l’esito è sempre disastroso. La riforma della Carta Costituiva? Non c’era alcun bisogno di modificarla: i fatti e la realtà dimostrano che è invece necessario lottare contro la corruzione altre che eliminare, per chissà quali interessi il bicameralismo”.

Di fronte a un pubblico plaudente, Alessandro di Battista ha ancora sottolineato che quella che il Movimento Cinque Stelle sta sostenendo è la battaglia del piccolo Davide congro il gigante Golia. “Dobbiamo sostenere la nostra battaglia perché Renzi, com’era del resto prevedibili ha occupato televisioni e giornali. – ha detto -. Questa riforma è inutile perché in realtà il risparmio causato dall’eliminazione dei senatori equivale a circa 40 milioni di euro. Una cifra ridicola. Diciamola tutta: questa riforma è imposta dai poteri forti e dalle banche che hanno bisogno di governi allineati e di parlamenti deboli. Noi ci stiamo impegnando ma è da tre anni che abbiamo tutti contro. Non esiste sovranità popolare senza la difesa dei diritti. Ed è per questo che noi combatteremo fino alla fine contro l’ipocrisia e il malaffare”.

 

 

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