
Sulla vicenda di Mauro Esposito, rovinato dalla criminalità, tavolo urgente della Regione

Annunciare uno sciopero della fame per protestare contro l’inerzia dello Stato e quella della burocrazia, ha sortito un primo risultato: la regione Piemonte convocherà un tavolo urgente con l’Agenzia delle Entrate e l’Inarcassa per fare in modo che la vicenda fiscale che ha come protagonista l’imprenditore casellese Mauro Esposito, già rovinato per aver denunciato e testimoniato contro una cosca della ‘Ndrangheta, possa concludersi con un esito positivo.
Il noto architetto, il testimone di giustizia e imprenditore calabrese Pino Masciari, il consigliere regionale Pd Antonio Ferrentino che oggi ha posto un question-time nel corso della seduta del consiglio regionale che ha avuto luogo nella giornata di martedì 12 luglio, il senatore Stefano Esposito, membro della commissione antimafia, e il deputato Davide Mattiello, avevano preannunciato uno sciopero della fame collettivo se le istituzioni non si fossero interessate alla vicenda.
La richiesta è stata accolta dall’assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero. Il tavolo di lavoro si porrà l’obiettivo di evitare il fallimento dello studio professionale M.E. di Caselle, del quale Mauro Esposito è titolare e che occupa trenta dipendenti (fino a qualche tempo fa ne contava il doppio) attraverso la sospensione o la dilazione dei pagamenti dovuti dall’imprendiore in seguito a una contestata sentenza della Corte d’Appello di Torino che ha ritenuto legittima l’applicazione di una legge, abrogata, emanata in epoca fascista, in base alla quale gli studi professionali non possono lavorare per i privati.