18/12/2020

Cronaca

Stretta del Governo sulle Feste di Natale: Italia “zona rossa” nei giorni festivi e prefestivi fino all’Epifania

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È stato un Consiglio dei ministri durissimo ma alla fine è giunto il via libera del Governo sulla nuova “stretta” che riguarda le imminenti festività natalizie. Alla luce dei fatti è facile constatare che è prevalsa l’ala più “rigorista” dell’esecutivo. Il nuovo decreto è stato illustrato alle 21,45 della serata di venerdì 18 dicembre dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. È stata una decisione difficile – ha spiegato presidente del Consiglio dei ministri -. Le scelte sono state adottate per rafforzare i risultati positivi finora raggiunti”.

Le previsioni della vigilia si sono rivelate sostanzialmente esatte. La “Zona Rossa” sarà istituita il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e l’1, 2,3 ,5 e gennaio nei giorni festivi e prefestivi. Il 28, 29, 30 dicembre e il 4 gennaio il Paese sarà invece in zona arancione e ci potrà muovere senza autocertificazione. Nel periodo di “Zona Rossa” ci si potrà spostare soltanto per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute e, a richiesta, sarà necessario esibire l’autocertificazione. A conti fatti, sono dieci i giorni di lockdown stabiliti e quattro le giornate di parziale chiusura.

Tra l’altro, e questa è l’unica novità, si potranno ospitare almeno due persone non conviventi (dal conteggio vanno esclusi gli under 14) dalle 5,00 alle 22,00 (fino a quando cioè non scatterà il coprifuoco) incluse le persone disabili o non autosufficienti. Nei giorni feriali sarà possibile uscire dal territorio dei piccoli comuni che hanno una popolazione al di sotto dei 5mila abitanti entro un raggio di 30 chilometri da casa. Non sarà possibile raggiungere i comuni capoluogo di provincia.

Nel periodo compreso tra il 24 dicembre e il 6 gennaio lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno e nell’arco temporale compreso tra le ore 5,00 e le 22,00.

Chiusi i bar e ristoranti, pub e pasticcerie che potranno però effettuare servizio d’asporto e di consegna al domicilio. Chiuse le palestre e i centri estetici. Alzeranno le saracinesche soltanto le categorie che erogano servizi essenziali, come i negozi di alimentari, i supermercati, i negozi di tabacchi, le farmacie e parafarmacie e le edicole.

Sarà possibile svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione o attività sportiva individuale. Indispensabili e obbligatori la mascherina e il distanziamento sociale.

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