
Strambino: uccide la compagna ammalata e poi si spara un colpo in testa. “Così non soffrirà più”

Sono stati vergati in due biglietti le motivazioni che sarebbero alla causa dell’omicidio-suicidio che ha avuto luogo a Strambino. Qui i militari hanno rinvenuto corpi senza vita di Corrado Aramino, 71 anni e della compagna Silvana Laurent di 63. Un omicidio-suicidio che sarebbe maturato tra lee mura di casa per mettere fine al dolore e alla disperazione causati dalla malattia che aveva aggredito la donna. I due biglietti, uno ritrovato in casa e l”altro in macchina, spiegherebbero le ragioni che hanno persuaso l’uomo a compiere questo estremo gesto.
I due cadaveri sono stati trovati in auto, una vecchia Panda. Dopo aver usato una pistola con proiettili calibro 22 per uccidere con un colpo alla testa Aramino ha utilizzato una pistola calibro nove per porre fine alla sua vita sparandosi un colpo in testa.
Entrambe le armi erano regolarmente denunciate. La tragedia si è svolta in via Don Chiocchetto, nei pressi della ferrovia Torrino-Aosta, I carabinieri sono giunti al cascinale dopo la telefonata di alcuni parenti che sostenevano di non riuscire a rintracciare la oppi da almeno cinque giorni. Qualcuno aveva pensato a una disgrazia, ma non certo a una così orrenda tragedia.
Corrado Aramino era un agricoltore molto apprezzato in zona, mentre Silvana Laurent, nata in Val d’Aosta era impiegata come Oss in una microcomunità di Gressoney Saint Jean. Oggi, 19 gennaio, il pubblico ministero Elena Parato, incaricherà il medico legale di eseguire l’autopsia virtuale sui due corpi. Sarà il sofisticato esame a ricostruire con la maggiore precisione possibile la dinamica dell’accaduto e chiarire ora e giorno del decesso.
Corrado Aramino non riusciva più a vedere la sua compagna soffrite. Lo ha scritto chiaramente nei due biglietti. Porre fine alle sofferenze di entrambi con un colpo di pistola è sembrato, all’uomo, la soluzione più ovvia.