
Strage di Nizza: tra due settimane il “nonno eroe” lascerà l’ospedale per tornare a casa

Soltanto un paio di settimane separano la lunga degenza nell’ospedale di Nizza di Gaetano Moscato, 71 anni, residente a Ivrea, rimasto vittima del tragico attentato che ha avuto luogo a Nizza, in Costa Azzurra, il 14 luglio scorso, giorno in cui in tutta la Francia festeggia la presa della Bastiglia, dal ritorno a Chiaverano.
Il “nonno-eroe”, questo è l’appellativo che i giornalisti gli hanno cucito addosso, e non a torto, ha rischiato la propria vita per salvare quella dei nipoti ed è rimasto travolto dal camion guidato dal kamikaze Mohamed Lahaouiej Bouhlel, poi ucciso dalla polizia, che si è avventato contro la folla di visitatori accalcata lungo la proménade des Anglais per assistere allo spettacolo pirotecnico. 81 le vittime, decine delle quali inermi bambini. Quando si è reso conto dell’arrivo del camion che procedeva a zig-zag tra la folla, con un disperato colpo di reni ha spinto lontano da sé i nipoti Filippo di 12 anni e Aliyah di 18. Il pensionato ha perso la gamba sinistra e ha dovuto sopportare ben tre interventi chirurgici. Poco dopo essere stato travolto da quel camion assassino, Gaetano Moscato è stato soccorso e trasportato all’ospedale Pasteur di Nizza dove i medici si sono prodigati per salvargli gamba e vita.
Adesso l’uomo dovrà affrontare un lungo periodo di riabilitazione, prima all’ospedale di Ivrea e poi all’ospedale Maggiore di Bologna dove un’équipe di specialisti applicherà al moncone una protesi artificiale ortopedica. Con il ritorno a Chiaverano, nonno Gaetano si lascia alle spalle un incubo che gli è costato, è vero, una gamba, ma che grazie alla sua prontezza di riflessi, si attenuerà grazie all’affetto della famiglia e dei nipoti.