
Sport: nasce nel comune cuneese di Baldissero, il primo museo della racchetta da tennis

Una collezione che farebbe la felicità di qualsiasi appassionato giocatore di tennis: è quella realizzata da Paolo Bertolino, incordatore di racchette di professione. 956 racchette divise in quattro epoche esposte nel “Museo della Racchetta” che da domenica 24 febbraio sarà inaugurato nel comune cuneese di Baldissero. L’idea di Bertolino è nata per un fortuito caso: quando rilevò il negozio che gestisce, trovò appese al muro del locale alcune racchette appese accanto a una fotografia che ritraeva il campione di tennis Bjorn Borg inginocchiato sull’erba di Winbledon nel 1978, davanti a Jimmy Connors.
La fotografia aveva immortalato il momento in cui viene messo a segno il punto, la racchetta sta cadendo ma è ancora sospesa in aria. Un’immagine folgorante. Ed è così che Paolo Bertolino pensò che sarabbe stato bello posizionare la racchetta originale usata da Bjorn Borg accanto alla sua fotografia.
Il museo è nato così, attraverso donazioni, da giornate trascorsi nei mercatini e navigando sul web. Ma la vera novità sarà costituita nel campo da gioco virtuale e tridimensionale nel quale i visitatori potranno battersi con i grandi campioni del tennis mondiale. Le 956 racchette sono tutte appese al muro accanto alle immagini fotografiche degli atleti che hanno vinto il maggior numero di Slam e alle tabelle nelle quali sono riportare il numero di partite vinte e perse con il relativo punteggio.
Paolo Bertolino non nutre dubbi sull’importanza del tennis: “Non esiste attrezzo al mondo in cui l’evoluzione e la tecnologia siano così avanzate; la racchetta è la parte più rappresentativa del tennis e dei campioni, come se fosse un prolungamento del braccio. Desidero che chi entra, esca impressionato, con qualche conoscenza sul mondo del tennis in più”.
Per informazioni e prenotazioni consultare il sito www.museodellaracchetta.com