
Spineto: uccise il fratello nel sonno. Cristina Mattioda assolta perchè incapace di intendere

Aveva ucciso il fratello Mauro Mattioda di 60 anni, soffocandolo nel sonno con un sacchetto di plastica: nella mattinata di oggi, venerdì 30 novembre, il giudice Stefania Cugge del tribunale di Ivrea ha assolto Cristina Mattioda, 65 anni, giudicata non imputabile perché nel compiere il delitto non era capace di intendere e di volere, come ha dimostrato la perizia psichiatrica disposta dal tribunale.
La tragedia famigliare si consumò nella notte del 112 novembre 2017 nella villa in frazione Spineto nella quale i due fratelli convivevano. In precedenza Cristina Mattioda tentò di fare la stessa cosa con l’anziano padre di 92 anni malato d’Alzheimer ma non vi riuscì perché l’anziano si risvegliò in tempo.
Il giudice ha accolto la richiesta avanzata dalla pubblica accusa, il pubblico ministero Lea Lamonaca e della difesa rappresentata dall’avvocato Franco Papotti. La donna è stata giudicata con il rito abbreviato. Nella sentenza il magistrato ha stabilito che Cristina Mattioda prosegua obbligatoriamente nel percorso riabilitativo in strutture sanitarie idonee per affrontare i gravi problemi psichiatrici di cui soffre.
La donna è conosciuta in Canavese per essere stata un’apprezzata insegnante di inglese: negli ultimi anni della sua carriera aveva insegnato all’Istituto XXV Aprile di Cuorgnè.