Il sindaco Rostagno attacca: “Si sapeva bene che la circonvallazione non si poteva costruire”

13/09/2017

Ad Alberto Rostagno, sindaco di Rivarolo Canavese, il gioco al massacro non piace e, a stretto giro di posta, replica con determinazione alle dichiarazioni rilasciate dal neo comitato civico pro-circonvallazione. Punto primo: l’amministrazione non ha fatto altro che redigere la bozza preliminare della variante generale del Piano regolatore cittadino, tenendo conto del fatto che il nuovo Piano Sovraordinato Territoriale di Coordinamento della Provincia di Torino (PTC2), è stato adottato con progetto preliminare nel 2009 e cioè ben prima dell’insediamento della giunta Rostagno e prevedeva opere di ammodernamento della ex statale 460.

Il primo cittadino controbatte, in una nota stampa, alle argomentazioni del comitato con una certa ironia: “Stupisce apprendere che il neonato ‘Comitato pro circonvallazione, sia composto da persone quali: l’ex assessore alla viabilità Aldo Raimondo, l’ex comandante della polizia municipale Alberto Gallo Lassere e l’ex consigliere comunale Flavio Vacca, tutti in carica e in attività negli anni 2009/2011, periodo in cui avrebbero potuto essere incisivi presentando le osservazioni al Preliminare del PTC2. I promotori del Comitato pro circonvallazione invece non sfruttarono l’opportunità, permettendo proprio loro, la cancellazione definitiva della circonvallazione dal piano territoriale di coordinamento”.

Non ci sta, Alberto Rostagno a farsi accollare, oltra alla pesantissima eredità debitoria lasciata dalla precedente amministrazione, anche la croce della circonvallazione che non si potrà, adesso, realizzare. “Il futuro piano regolatore generale, che dovrà necessariamente attenersi a quando disposto dal PTC2, non potrà pertanto individuare previsioni di rango superiore alla portata comunale che lo strumento sovraordinato non preveda. Gli ex amministratori e l’ex comandante della polizia municipale, ognuno per il ruolo ricoperto, in particolare l’ex assessore e l’ex comandante, hanno la responsabilità nel non aver portato le osservazioni al PCT2 nei termini di legge, ma ancor di più hanno la responsabilità di distorcere oggi, nel neonato Comitato, l’effettiva realtà, tacendo il fatto che l’attuale amministrazione sta realizzando il nuovo piano regolatore, accogliendo e rispettando le regole dell’ente superiore, consolidate nel 2011 con l’avvallo dell’allora amministrazione comunale in cui Raimondo e Gallo Lassere era parte attiva”.

In sostanza: che la tangenziale est non fosse realizzabile i membri del Comitati civico lo sapevano da tempo. Il nuovo Piano sovraordinato Territoriale di Coordinamento della Provincia di Torino fu adottato, sottolinea Alberto Rostagno, con progetto preliminare nel 2009. “L’amministrazione in carica allora (sindaco Bertot) inviò all’ex Provincia alcune considerazioni..ma nulla eccepì rispetto al fatto che il Piano Territoriale non contenesse più tracciati viari (circonvallazione) previsti dal vigente Piano Regolatore comunale, approvato dal 2004”.

Questa è la cronistoria dei fatti ricostruiti dal primo cittadino di Rivarolo che pone una pietra tombale sull’argomento: “Se la circonvallazione est fosse riproposta nel nuovo piano, visto l’eccessivo consumo di suolo agricolo fertile, in contrasto con le disposizioni regionali, obbligherebbe la Regione Piemonte a respingere la bozza del progetto preliminare della variante generale del Piano Regolatore della Città di Rivarolo. Lo stralcio definitivo della previsione viaria della circonvallazione est comporta invece un risparmio di suolo di oltre 30mila metri quadrati”.

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