
Si chiama Giovanni Pontremoli l’uomo travolto e ucciso da un treno in corsa a Brandizzo
Ha un nome e un volto l’uomo che è stato dilaniato dal treno in corsa poco dopo la stazione ferroviaria di Brandizzo partito da Torino Porta Susa e diretto a Milano Centrale: a perdere la vita in un tragico incidente ferroviario è stato Giovanni Pontremoli, 53 anni, residente a Brandizzo. Gli agenti della polizia ferroviaria indagano a tutto campo e non escludono al momento nessuna ipotesi anche se la più accreditata è quella del suicidio. Il tragico episodio ha avuto luogo alle 5:15 di ieri lunedì 19 giugno: quando il macchinista si è accorto di aver involontariamente travolto una persona ha immediatamente azionato la frenata rapida.
Il convoglio ferroviario sul quale stava viaggiando una cinquantina di pendolari si è fermato a poche decine di metri dopo la stazione ferroviaria di Brandizzo. Ad avvertire la polizia ferroviaria è stato il macchinista che si trova in un comprendibile stato di shock. Per risalire all’identità della vittima gli agenti della Polfer hanno dovuto lavorare per alcune ore dato che il corpo dilaniato dalle ruote del treno era irriconoscibile. Completamente distrutto anche lo zainetto che l’uomo portava a spalle contenente effetti personali e biancheria. Giovanni Pontremoli era originario di Chivasso e aveva abitato in via Cappuccini. Una decina di anni fa si era trasferito a Brandizzo insieme alla moglie Nadia. La coppia non aveva figli.
Giovanni Pontremoli non ha lasciato nessun biglietto e nessun indizio che possano avvalorare in toto la tesi del suicidio. L’incidente ferroviario ha bloccato la linea ferroviaria per oltre sei ore. I treni regionali sono stati sostituiti da Trenitalia con navette appositamente istituite. Nessun disagio per i treni ad alta velocità. Le indagini proseguono. L’incidente ferroviario ha creato non poco sconcerto in paese dove Pontremoli era molto conosciuto.