
Settimo Torinese, spettatore colpito da arresto cardiaco: salvato da un’infermiera a bordo campo

Settimo Torinese, spettatore colpito da arresto cardiaco: salvato da un’infermiera a bordo campo
Quella che doveva essere una normale giornata di sport giovanile si è trasformata in un momento di emergenza e, allo stesso tempo, in un esempio concreto di prontezza, coraggio e competenza. È accaduto nel pomeriggio di sabato 5 aprile, intorno alle 16.30, al campo sportivo di via Primo Levi a Settimo Torinese, durante una partita del Settimo Calcio: uno spettatore sugli spalti è stato colto da un arresto cardiaco.
Tra il panico dei presenti e la concitazione del momento, decisivo è stato l’intervento di Erika, infermiera professionale e madre di uno dei giovani calciatori in campo. Accortasi della gravità della situazione, la donna non ha esitato: ha raggiunto l’uomo, ha effettuato la valutazione dei parametri vitali e ha attivato immediatamente le manovre di primo soccorso, facendo richiedere l’uso del defibrillatore semiautomatico (DAE) in dotazione all’impianto sportivo.
Grazie alla sinergia tra manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo corretto del defibrillatore, il battito dell’uomo è stato temporaneamente ristabilito, permettendo il mantenimento delle funzioni vitali fino all’arrivo dell’elisoccorso, atterrato direttamente sul terreno di gioco. L’uomo è stato poi trasferito d’urgenza all’ospedale CTO di Torino, dove i medici, nelle ore successive, hanno confermato che l’intervento immediato è stato determinante per salvargli la vita.
L’episodio ha acceso nuovamente i riflettori sull’importanza della presenza di defibrillatori nei luoghi pubblici e sulla necessità di formare i cittadini alle manovre salvavita. Erika, con il suo gesto tempestivo, ha dimostrato come la preparazione possa fare davvero la differenza.
La società Settimo Calcio ha voluto pubblicamente ringraziare l’infermiera con un messaggio sui propri canali social, accompagnato da una sua foto sorridente: “A nome di tutta la società, e con il cuore colmo di gratitudine, vogliamo dire solo una cosa: grazie Erika!”
Un episodio che si conclude con un lieto fine e che rilancia un messaggio fondamentale: in situazioni d’emergenza, anche una sola persona può essere decisiva.