
Settimo Torinese: raccolta fondi per rimpatriare in Marocco il 14enne annegato a Viverone

E’una questione di solidarietà umana, non certo legata alla razza o alla fede religiosa: i genitori del ragazzino 14enne di origine marocchina non hanno la possibilità finanziaria per rimpatriare in Marocco la salma del figlio annegato domenica scorsa nel lago di Viverone nel tragico tentativo di recuperare un pallone finito in acqua e con il quale stava giocando con due coetanei.
Medhi Khadiri si trovava in Italia, insieme alla famiglia dal 2010: residente a Settimo Torinese a settembre avrebbe iniziato a frequentare l’ultimo anno alla scuola media “Gobetti”. Medhi Khadiri aveva compiuto 14 anni lo scorso mese di maggio e si trovava nel lato rivierasco canavesano del lago di Viverone insieme a due coetanei e al padre di uno di questi. La famiglia sta affannosamente cercando il denaro occorrente per riportare e tumulare il ragazzo in Marocco. Soldi che i genitori non posseggono.
A Settimo è già partita, er iniziativa di alcuni privati una colletta per consentire il rimpatrio dello sfortunato ragazzo: è possibile contribuire con una piccola somma a un gesto di grande solidarietà rivolgendosi presso i seguenti punti di raccolta: studio legale avvocato Katia Albanese, via Italia 11; Francesca Maria Lupoli in rappresentanza delle mamme degli studenti che frequentano la scuola Gobetti; bar “Estro” via Italia; bar “La dolce sosta” di via Roma; bar “Blue Moon” di viale Piave; bar “Sweet Bar” di via Milano 32.