
Settimo Torinese: Matteo Salvini contestato in un comizio, se la prende con il servizio d’ordine

Nei programmi avrebbe dovuto essere un comizio tranquillo, come tanti affrontati dal viceministro dell’Interno e dal leader della Lega Matteo Salvini, ma ha invece creato momenti di pura tensione tra i sostenitori leghisti (circa 2mila) e alcune decine di contestatori. Il comizio a sostegno del candidato a sindaco della Lega, l’avvocato Antonio Mencobello, ha avuto luogo nella centrale piazza Martiri della Libertà a Settimo Torinese nel pomeriggio di ieri, domenica 12 maggio.
I manifestanti hanno dimostrato la loro contrarietà nei confronti delle politiche nazionali. In particolare, nel mirino dei contestatori era il delicato e scottante tema dell’immigrazione. La tensione è in seguito sfociata in un inizio di tafferuglio tra sostenitori leghisti e manifestanti che è stato sedato dalla Digos e dalle forze dell’ordine presenti nella piazza antistante il palazzo comunale di Settimo Torinese.
Oltre a prendersela con i manifestanti “Se l’educazione non ve l’hanno insegnata mamma e papà ve la spiego io. Fischiate pure – ha detto il leader della Lega -. Se quella gente lì mette le mani addosso a una sola delle persone per bene che ci sono qui, mi arrabbio come una bestia” Matteo Salvini ha duramente apostrofato, forse per la per la prima volta in questa rovente campagna visibilmente alterato, il servizio di sicurezza. “Chi gestisce il servizio d’ordine qui? Ma le pare normale una cosa genere? – ha chiesto – Le pare normale, che c…zo!”.
“E’ stata una azione squadrista organizzata. Nei prossimi giorni presenterò una denuncia alla Procura della Repubblica” ha dichiarato il candidato a sindaco Antonio Mencobello.