
Settimo Torinese, attore di “Striscia” rischia due anni di carcere per corruzione

L’uomo era stato reclutato come figurante per documentare lo scandalo delle patenti facili. Doveva collaborare ad un servizio trasmesso da “Striscia la Notizia” nel quale si denunciava la corruzione in alcune autoscuole del Torinese. L’uomo, residente a Settimo Torinese, ora rischia di essere condannato a due anni di reclusione proprio con l’accusa di corruzione. I fatti: l’infiltrato, munito di telecamera nascosta, fu incaricato di contattare una delle autoscuole sospettate e di versare “una mazzetta” per ottenere in modo illecito la patente C.
Nel corso dell’esame l’uomo sbagliò appositamente nove domande su dieci (l’episodio fu filmato). E venne promosso. Del caso si stava occupando l’inviato Vittorio Brumotti che non è coinvolto nel procedimento penale. Brumotti decise di avvisare la polizia. L’avvocato difensore dell’imputato sostiene la tesi che non c’è corruzione perché non c’è dolo.
Di diverso parere è il pm Andrea Padalino della procura di Torino. Il magistrato ha spiegato in aula che l’episodio di corruzione è stato consumata e il caso non può essere giustificato da ogni altra esigenza, tanto che anche le forze dell’ordine, quando svolgono le indagini, devono attenersi rigidamente alla legislazione in vigore. Il 24 novembre il giudice pronuncerà la sentenza.