
Scorie nucleari, la Città Metropolitana: “Caluso, Mazzè e Rondissone non sono idonei”

Al tavolo regionale permanente sul nucleare che si è riunito nel pomeriggio di mercoledì 20 gennaio, la Città metropolitana di Torino intervenuta con il vicesindaco metropolitano Marco Marocco, la consigliera delegata all’Ambiente Barbara Azzarà e il consigliere Alberto Avetta, ha confermato l’assoluta indisponibilità a candidarsi da parte dei Comuni del nostro territorio individuati tra quelli potenzialmente idonei da Sogin. Tra le aree papabili c’è anche il Canavese, con una fetta di territorio compresa tra i Comuni di Caluso, Mazzè e Rondissone.
“Nel ringraziare la Regione Piemonte per l’attivazione di questo importante tavolo di confronto su una tema così delicato per l’impatto su territorio e cittadini – ha detto tra l’altro Marocco nel suo intervento – confermo che Città metropolitana sta lavorando per raccogliere tutti gli elementi tecnici necessari a dimostrare che né Carmagnola, né la zona compresa tra Caluso Mazzè e Rondissone sono adatti ad ospitare il deposito unico nazionale di scorie nucleari. Nella prossima riunione del tavolo regionale condivideremo la nostra documentazione in tal senso”.
“È stato un importante momento di democrazia – ha commentato Matteo Marnati Assessore Regionale Piemonte – e un’occasione di massima condivisione e trasparenza per affrontare seriamente il confronto con gli enti locali e tutti i soggetti direttamente e indirettamente interessati alle scorie nucleari”.