
23/01/2021
Cronaca
Scorie nucleari, il consigliere Cane (Lega): “Confronto con i Comuni disponibili a ospitarle”
Lo stoccaggio rifiuti nucleari in Piemonte torna sui banchi del Consiglio regionale del Piemonte con un ordine del giorno depositato dal consigliere Andrea Cane, delegato della Lega Salvini Piemonte agli Enti locali.
“Il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi – commenta Andrea Cane – non è il male assoluto, non lo riteniamo pericoloso o dannoso, ma è assurdo che, dopo una attesa quinquennale per conoscere le ipotesi di insediamento, il percorso di individuazione delle zone sia avvenuto senza un coinvolgimento diretto degli attori interessati a tutti i livelli: Regioni, Province e Comuni.
Inoltre, non sono stati considerati nella mappatura presentata dalla Sogin, società di Stato per la gestione degli impianti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, diversi territori italiani che si sono resi disponibili ad ospitare tali strutture.
Il consigliere regionale leghista non nutre dubbi di sorta su questo tema: le scorie nucleari certo non possono convivere, come dichiarato anche da Coldiretti, con i peperoni di Carmagnola o con i filari dell’Erbaluce: per questi siti a vocazione agricola non bastano le garanzie di sicurezza, è necessaria piuttosto una forte attenzione al consumo di suolo.
“Analoga posizione per i distretti turistici di eccellenza, che devono ripartire dopo la piaga Covid e non possono certo permettersi il disagio di dover ricostruire il proprio futuro convivendo con la costruzione del deposito – prosegue Andrea Cane -. Molti Comuni su cui insistono le aree individuate dal Governo hanno presentato analoghe istanze attraverso singoli ordini del giorno: tra questi Castellamonte, Ivrea, Issiglio, Banchette, Strambino, Orio, Ingria, Quassolo, Rivarolo, Montanaro, Favria, Locana, Ciconio, Poirino, Ceresole d’Alba, Villastellone e naturalmente Carmagnola”.
“ll concetto primario che ho voluto evidenziare – conclude il consigliere regionale – è che dopo un anno di pandemia si sarebbe dovuta adottare una strategia informativa più ragionata per comunicare a Sindaci e cittadini notizie così delicate, in pieno lockdown e con tutte le problematiche sociali ed economiche connesse. Semplicemente, per molti cittadini questa novità è sembrata l’ennesima imposizione caduta dall’alto. Occorre invece istituire un tavolo sinergico, per esporre il nucleare con i suoi limiti e i suoi vantaggi economici, laddove invece i territori sono adeguati e le amministrazioni interessate ad un progetto nazionale che doverosamente va portato avanti in piena trasparenza e condivisione con chiunque sia portatore di interessi e possa direttamente subirne l’impatto e goderne i benefici”.
27/02/2021
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