
Asl To4: dopo l’aggressione all’infermiera di Chivasso, i sindacati chiedono un confronto sulla sicurezza

Il tema non è nuovo ma da quando due malintenzionati hanno cercato di stuprare nel cortile del presidio un’infermiera che aveva terminato il turno di lavoro all’ospedale di Chivasso, è tornato prepotentemente alla ribalta. Il Nursind (il sindacato delle professioni infermieristiche) ha chiesto alla direzione generale maggiore sicurezza per il personale ospedaliero e ha presentato un esposto in procura a Ivrea.
Sulla sicurezza degli infermieri e degli assistenti socio-sanitari che lavorano all’interno dei presidi ospedalieri dell’Asl To4 (sono tre gli episodi che si sono verificati in poche mesi) interviene anche la Cgil che ha chiesto alla direzione generale dell’azienda un intervento radicale e risolutivo per risolvere il problema. Dal canto suo il general manager dell’azienda sanitaria, Lorenzo Ardissone, ha annunciato di voler potenziare l’illuminazione nelle aree critiche degli ospedali, di installare altre telecamere di sorveglianza e di aver chiesto (come nel caso dell’ospedale di Chivasso) al servizio di vigilanza una maggiore presenza.
E non è tutto: sul caso dell’infermiera aggredita nel cortile dell’ospedale mentre stava raggiungendo il parcheggio, si è appuntata anche l’attenzione del Collegio Infermieri Ipasvi di Torino che chiede a gran voce alle aziende sanitarie e alla regione Piemonte di intervenire al più presto con l’adozione di soluzioni concrete.
I sindacati, in ogni caso, chiedono con forza l’istituzione di un tavolo urgente di confronto con la direzione aziendale per valutare collegialmente l’adozione di adeguate misure che garantiscano la sicurezza e l’incolumità del personale che lavora negli ospedali dell’Asl To4 Chivasso-Ciriè e Ivrea.