
Sandretto, i dipendenti scioperano per l’occupazione. L’azienda: “No agli allarmismi”

Hanno scioperato per otto ore e hanno presidiato i cancelli della Sandretto di Pont Canavese. Fiom-Cgil e i dipendenti della storica azienda canavesana, nutrono forti timori sul futuro occupazionale, anche perché a breve scadranno i due anni di cassintegrazione per cento dei centotrenta dipendenti. L’azienda ha controbattuto alle argomentazioni espresse nei giorni scorsi dai sindacati, con un comunicato con il quale invita a non fare allarmismi sulla reale situazione occupazionale.
In sostanza: i vertici dell’azienda spiegano la società ha attuato i punti fondamentali del piano presentato a suo tempo alle parti sociali. Ovvero, è stato riavviato il sistema produttivo, sono state proposte al mercato internazionale la nuova Serie Dieci, le nuove stampanti a tre dimensioni a tecnologia delta ed è stata rinnovata la gamma Tes. E adesso, precisa la Sandretto, sono giunti nuove commesse sia dall’Italia che dall’Estero, tanto che “le ore pianificate sono aumentate del 50%, rispetto alla media dell’ultimo trimestre”.
E ancora: nel corrente mese di aprile i dipendenti attivi sono 64 su un organico complessivo di 127 dipendenti. Per effetto della rotazione interna ha lavorato, dall’inizio dell’anno l’80% dei lavoratori. Tra l’altro da gennaio ad oggi, la Sandretto ha registrato un aumento occupazionale pari al 5%. Nel comunicato l’azienda “ritiene verosimile il proseguimento del trend positivo, che consentirà un maggiore e progressivo coinvolgimento della forza lavoro disponibile, grazie alla completa apertura delle linee di produzione della Serie Dieci, prevista tra maggio e giugno”.