
San Giusto: l’opposizione chiede che al maggiore Dotto sia intitolata una via o una piazza del paese

Il sacrificio del maggiore dell’aeronautica Alessandro Dotto, nato a San Giusto Canavese, e deceduto durante un incidente di volo che si è verificato nel corso si un’esercitazione militare sui cieli di Ascoli Piceno il 19 agosto 2014, ha un senso che deve assumere un significato soprattutto nel paese in cui è nato. Per questa ragione i consiglieri comunali d’opposizione della lista “Obiettivo Comune” proporranno nel corso del prossimo consiglio comunale di intitolare una via, una piazza o di erigere un monumento alla memoria del giovane ufficiale.
Alessandro Dotto aveva 31 anni. Quel maledetto giorno nello scontro aereo persero la vita anche Mariangela Valentini, 32 anni di Oleggio, Giuseppe Palminteri, 36 anni di Palermo e Paolo Piero Franzese, 35 anni di Benevento. Un incidente sul quale aleggia ancora un’aurea di mistero. I quattro consiglieri comunali di minoranza sottolineano che dopo i funerali solenni, sul tragico decesso del maggiore è caduto in ingeneroso silenzio. Tanto più ingeneroso se si considera che il giovane sangiustese è deceduto in servizio e per la difesa del Paese.
Ricordare il suo sacrificio, a giudizio dei proponenti, non può che servire di esempio, per l’abnegazione, il coraggio, e lo spirito di servizio alle nuove generazioni che hanno sempre un maggior bisogno di punti di riferimento certi. La parola adesso spetterà al consiglio comunale che è chiamato ad esprimersi sulla mozione sottoscritta dall’opposizione.