
San Giusto e San Giorgio Canavese, odori dagli allevamenti avicoli: “Controlli insufficienti, servono misure più efficaci”
Torna a far discutere, in questa fine estate, la questione degli odori sgradevoli provenienti dagli allevamenti avicoli che interessano l’area compresa tra San Giusto e San Giorgio Canavese. Un problema che da tempo affligge i residenti e che ha spinto la sindaca di San Giusto, Giosi Boggio, a rinnovare le pressioni sugli enti competenti.
«Uno dei problemi che da tempo affligge il nostro paese è il forte odore proveniente dagli allevamenti avicoli» spiega la prima cittadina, ricordando come il Comune abbia già raccolto numerose segnalazioni dai cittadini e richiesto più volte interventi mirati.
Il Comune: “Verifiche fuori orario, così il problema resta sottovalutato”
Negli ultimi giorni l’Arpa è tornata sul posto per effettuare i controlli, ma il risultato delle rilevazioni ha registrato soltanto un “leggero odore”, classificato al livello 1, il più basso della scala di intensità.
Secondo la sindaca, però, il vero nodo è la tempistica: «I controlli vengono effettuati di giorno, mentre i disagi maggiori si verificano nelle ore serali, quando l’intensità degli odori è ben più evidente per chi vive sul territorio».
A settembre il “tavolo degli odori”
Per cercare una soluzione più strutturata, a settembre è previsto un tavolo di confronto che coinvolgerà Regione Piemonte, Città Metropolitana, Asl e Arpa.
«Sarà l’occasione per il Comune di far sentire con forza la propria voce, contestare i limiti dell’attuale approccio basato sulle visite ispettive e chiedere misure più adeguate a tutela della qualità della vita dei nostri cittadini» aggiunge Giosi Boggio, assicurando che l’amministrazione continuerà a battersi «con determinazione su questo tema, affinché venga riconosciuto e affrontato con la serietà che merita».