
San Giusto Canavese: fiamme nella villa del boss Assisi. La solidarietà del Comune di Castellamonte

Il comune di Castellamonte esprime piena solidarietà a quello di San Giusto Canavese, dove nei giorni scorsi, alcuni ignoti hanno cercato di dare fuoco alla villa del boss del narcotraffico Nicola Assisi, attualmente latitante e oggetto di un mandato di cattura europeo. La lussuosa abitazione è stata affidata, dopo la confisca, per scopi sociali all’associazione Libera di Don Ciotti. In un comunicato stampa il sindaco di Castellamonte Pasquale Mazza ricorda come il 30 aprile scorso un rappresentante dell’amministrazione castellamontese aveva preso parte alla manifestazione organizzata da Libera a San Giusto Canavese (nella foto).
“Crediamo che quella partecipazione fosse utile per dare un segnale, per ricordare e ricordarci che questo territorio è spesso fertile per la criminalità organizzata, che può agire indisturbata lontano da occhi indiscreti.
Per dare un segnale contro quel mondo scoperchiato dall’operazione Minotauro del 2011. Abbiamo invece appreso i recenti atti avvenuti all’interno della villa, dove i lucchetti sono stati tranciati e pareti interne date alle fiamme, con bombole di gas lasciate al centro di due stanze come avvertimento”.
Sul significato del gesto il primo cittadino della Città della Ceramica non ha dubbi: “Atti di intimidazione mafiosa. Per questo come amministrazione esprimiamo piena solidarietà al comune di San Giusto e saremo presenti ufficialmente il 16 giugno alle iniziative già in programma nella villa.
Perché quella villa è un simbolo, ma anche i simboli sono importanti in questa battaglia. Per dire chiaramente da che parte stiamo, e da che parte è necessario andare per risollevare tutto il Canavese: la parte della legalità”.