
San Carlo: non è possibile mangiare il panino in mensa? E i genitori si rivolgono al ristorante

Non è possibile per gli alunni mangiare in mensa il cibo preparato in casa dalle mamme? La soluzione c’è. E’ quella adottata da una decina di genitori di ragazzi che frequentano la scuola media di San Carlo Canavese hanno deciso di concordare un convenzione con un vicino ristorante. Il motivo? Il Comune avrebbe negato alle famiglie la possibilità di mangiare gli alimenti preparati in casa, nonostante il tribunale di Torino, in una recente sentenza che ha suscitato non poco scalpore, ha sancito il diritto degli allievi di consumare nella mensa scolastica il panino.
Le famiglie che hanno inscenato la protesta assicurano che non si tratta di una questione economica. In questo caso non si tratta di morosità da parte delle famiglia ma dato che la scuola del comune non possiede una cucina, i pasti preparati esternamente a loro giudizio, sarebbero poco freschi. Ugo Papurello, sindaco di San Carlo Canavese replica a muso duro, affermando che quella dei genitori sia una questione di principio.
Al primo cittadino non risulta che i ragazzi che frequentano la scuola media si siano lamentati della qualità dei pasti serviti in mensa. Il ristorante sicuramente costerà dei quattro euro a pasto chiesti dalla scuola. Ma, a giudizio del sindaco, ovviamente ognuno può fare quello che crede.
Non vorrebbe soltanto assistere, conclude, al triste spettacolo di vedere i ragazzi consumare il panino nei corridoi scolastici.