Rivarolo, sui diserbanti dura replica di Rostagno ai 5 Stelle: “Consiglio un bagno…d’umiltà”

02/08/2016

Una mozione (respinta) per impedire l’uso sul territorio comunale del glisofato, un diserbante che il Movimento Cinque Stelle ritiene sia pericoloso per la salute dell’uomo, è al centro dell’ultima polemica potica sollevata in consiglio comunale. La discussione piuttosto ridondante, è terminata con con la bocciatura della mozione. In seguito ad un comunicato stampa diffuso dagli attivisti del Movimento,, il sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno, poco incline a dare seguito alle polemiche, in special modo quando l’argomento è stato ampiamente trattato, ha ritenuto di tornare piuttosto duramente sull’argomento: “Dopo aver letto il comunicato del Movimento 5 Stelle sorge spontanea una domanda: il consigliere di minoranza conosce le regole della democrazia? Il voler imporre le proprie ragioni a tutti i costi, dentro e fuori l’assemblea, non è un atteggiamento democratico. Solo due componenti del consiglio hanno votato a favore della mozione”.

Il primo cittadino spiega che il glifosato è un diserbante utilizzato soprattutto in agricoltura. Il suo successo (su scala mondiale) è dovuto alla bassa tossicità per l’uomo e alla bassa penetrazione nel suolo (limitata a circa 20 centimetri). La letteratura internazionale è ricca di studi con pareri discordanti, la Iarc classifica lo sostanza come ‘probabile cancerogena’ nella stessa categoria di rischio delle patatine fritte e di molti comuni alimenti. Per l’Efsa, invece, il glifosato non costituisce rischio di cancerogenicità per l’uomo.

 Continua ancora il sindaco di Rivarolo Canavese: “La mozione, presentata al Consiglio comunale di Rivarolo, se accolta, avrebbe obbligato il Comune a un’ordinanza per vietare l’uso del diserbante chimico glifosato lungo i bordi delle strade e all’interno dell’agglomerato urbano. E’ evidente che proibire l’uso del glifosato sarebbe un’applicazione pratica del ‘principio di precauzione’ in attesa che la comunità scientifica charisca eventuali rischi sull’utilizzo, ma non cambierebbe nulla per i cittadini e per il loro benessere se contemporaneamente viene comunque usato in agricoltura. Andrebbe vietato sulle strade della Città metropolitana ma il neo sindaco Chiara Appendino, al quale ho rivolto il quesito, non ha espresso l’intenzione di vietarne l’uso (per ora) nell’ente da lei diretto».

Se vi fossero indicazioni ben precise sui rischi anche minimi per la salute dei cittadini, sottolinea Alberto Rostagno, espresse da tutti gli enti superiori sarebbe il primo ad adottare il “principio di precauzione”. Ma non questo è il caso. La replica del primo cittadino termina con una frecciata lanciata all’indirizzo del consigliere pentastellanto Alessandro Chiapetto: “La salute, a Rivarolo, è ben tutelata dalla mia amministrazione, senza enfasi o proclami, con attenzione e lavoro costante. A chi crede di essere in grado di dirimere i dubbi della comunità scientifica internazionale, consiglio, durante le prossime vacanze estive, un bagno… d’umiltà».

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