Entro la fine dell’anno si aprirà un nuovo capitolo per la ferrovia Rivarolo-Pont: incontri cruciali tra il sindaco e Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) determineranno il futuro dei passaggi a livello lungo i sedici chilometri di linea. Attualmente, la presenza di trenta passaggi a livello, quasi uno ogni mezzo chilometro, rappresenta un ostacolo significativo per l’efficienza e la velocità del servizio ferroviario. L’elettrificazione in attesa potrebbe essere compromessa da questa situazione, che richiede una valutazione attenta per decidere quali incroci eliminare definitivamente.

La revisione degli incroci è già iniziata in alcuni comuni, come Cuorgnè, dove sono stati identificati i passaggi a livello meno necessari. Questa è solo una parte di un piano più ampio che mira a ottimizzare l’operatività della linea in vista della sua riapertura, prevista per giugno 2026. Si prevede che la riorganizzazione includerà la soppressione di alcune fermate, come la stazione di Campore e potenzialmente quella di San Ponso-Salassa, per garantire un servizio più rapido e efficiente.

Al contrario, le stazioni di Favria, Valperga e Cuorgnè, così come la stazione terminale di Pont Canavese, sono confermate e si prevede un rinnovamento dopo anni di inattività. Queste modifiche sono essenziali per il rilancio della ferrovia, un’arteria vitale per la mobilità della regione.