
Rivarolo, Pierpaolo Pomatto è stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca

Il giallo di Vesignano si infittisce. Pierpaolo Pomatto, 66 anni, di Feletto, ben conosciuto dalle forze dell’ordine, non è morto per sgozzamento, ma sarebbe stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca. L’autopsia, disposta dalla procura di Ivrea, getta nuova luce su un omicidio che presenta molti punti oscuri. Il medico legale al termine dell’esame autoptico eseguito nell’obitorio dell’ospedale di Cuorgnè, ha dissipato la convinzione che la vittima fosse deceduta per l’ampio squarcio alla gola. I facsimile delle banconte da 50 euro trovate accanto al cadavere, il colpo d’arma da fuoco sparato alla nuca, inducono a pensare che si sia trattato di un’esecuzione.
Toccherà agli investigatori fornire una risposta a tutti gli interrogativi che sorgono spontanei. Chi aveva interesse a uccidere Pierpaolo Pomatto? Il suo dossier giudiziario è alto una spanna: denunce e arreti per furti, estorsioni e truffe. Le banconote false hanno probabilmente un significato, quasi una sorta di avvertimento. Negli anni Settanta Pomatto fu processato con l’accusa di far arte di una cellula terroristica, ma fu assolto. Agli inquirenti, coordinati dal sostituto procratore di Ivrea Ruggero Mauro Crupi, non risulta che avesse legami con la criminalità organizzata, ma si indaga in tutte le direzioni. Adesso rimane da stabilire l’ora del decesso e ricostruire gli ultimi giorni di vita di quell’uomo trovato cadavere, questa mattina, da un passante, nelle campagne della frazione Vesignano.