
Rivarolo, Mario Perri: “Non ho ucciso Pomatto”, ma per il tribunale del riesame deve stare in cella

Il Tribunale del riesame ha deciso: nonostante continui a proclamare la sua innocenza, Mario Perri, 55 anni, accusato di aver ucciso in frazione Vesignano di Rivarolo, con un colpo di pistola alla nuca, nella notte del 18 gennaio scorso, il felettese Pierpaolo Pomatto, 66 anni. La sentenza del tribunale è stata notificata all’uomo questa mattina. Mario Perri si trova in carcere a Ivrea. Il ricorso presentato dall’avvocato che assiste il presunto omicida non ha convinto i giudici del Tribunale del Riesame. Era stato l’esame dei tabulati telefonici a determinare l’arresto di Mario Perri.
A giorni, presumibilmente entro la fine della settimana, dovrebbero giungere in procura a Ivrea i referti degli esami compiuti dagli specialisti del Ris di Parma. Le analisi sono state compiute sull’auto di Pierpaolo Pomatto e nei vestiti prelevati in casa di Mario Perri durante una perquisizione effettuata dai carabinieri. L’uomo ha ammesso che il giorno dell’omicidio aveva incontrato Pierpaolo Pomatto, ma si era trattato (a suo dire) di un incontro fugace. In quell’occasione la vittima gli avrebbe detto che si stava recando a Ivrea: una versione smentita da alcuni testimoni oculari e dall’esame dei tabulati telefonici.