
Rivarolo: la professoressa insegna male. E i genitori del liceo “Aldo Moro” scatenano la polemica

Potrebbero arrivare gli ispettori inviati dall’ufficio scolastico regionale al Liceo “Aldo Moro” di Rivarolo Canavese. Lo scopo? Quello di verificare tutti gli aspetti della vicenda che si è guadagnata la ribalta delle cronache locali: quello dell’insegnante di informatica che, a giudizio dei genitori degli studenti, insegna male, tanto da richiedere l’intervento di un’insegnante di supporto. Una contromisura che il dirigente scolastico Alberto Focilla ha dovuto suo malgrado assumere, in considerazione del diffuso malcontento, ma la vicenda ha creato degli strascichi non di poco conto e non se ne parla molto volentieri.
La segnalazione dei genitori ha fatto scattare la procedura prevista in questi casi: il preside, effettuate le dovute verifiche, ha istituito corsi di recupero che, ufficialmente sono stati aperte a tutti gli studenti ma che, ufficiosamente sarebbero rivolti ai ragazzi che frequentano le classi dove insegna la professoressa al centro delle polemiche. E l’iniziativa ha riscosso un tale consenso tra gli studenti che gli spazi messi a disposizione si sono rivelati inadeguati, tanto da costringere la dirigenza a individuare luoghi in grado di contenere tutti gli allievi che hanno deciso, con un evidente entusiasmo di partecipare ai corsi di recupero.
Il problema non risale a ieri: è da anni, pare, che i genitori si lamentano di quell’insegnante. Nel tempo le ore di insegnamento le sarebbero state ridotte e limitate alle classi seconde e terze, escludendo in questo modo, gli studenti che devono affrontare l’esame di maturità. Oltre a questo non sembra siano stati assunti nei confronti dell’insegnante ulteriori provvedimenti. Per quanto concerne gli ispettori pare che possano intervenire su esplicita richiesta della dirigenza scolastica. Ma a quanto pare, al momento, il problema sia stato brillantemente risolto con l’insegnante di sostegno.