
Rivarolo, la comunità canavesana abbraccia idealmente la Francia e scende in piazza

Una manifestazione silenziosa, caratterizzata dalla meditazione, dalla riflessione sui valori della pace e della tolleranza. Valori che sembrano avere assunto una dimensione più palpabile dopo i tragici atti terroristici che hanno svolto Parigi, la Francia e tutto l’Occidente. Oltre un centinaio di persone hanno preso parte alla manifestazione di pace promossa dall’Amministrazione comunale di Rivarolo e che si è svolta nella serata di mercoledì nella centralissima piazza Litisetto.
Nonostante la nebbia e il freddo novembrino che ha un po’ penalizzato la partecipazione della cittadinanza, la manifestazione aveva l’obiettivo di esprimere la solidarietà del Canavese nei confronti dei cugini francesi che in poche ore hanno vissuto una tragedia senza precedenti. In piazza sono scesi anche numerosi sindaci di altrettante città alto-canavesane. E’ indubbio che ciò che è successo Oltralpe ha suscitato un sentimento di sdegno e insieme di sgomento.
Nel corso dell’evento i partecipanti hanno deposto sulla pavimentazione della piazza decine di lumini colorati, simbolo della solidarietà e della speranza in un futuro migliore e sgombro dalla paura e dal terrore. Nel suo breve e incisivo intervento Alberto Rostagno, sindaco di Rivarolo Canavese ha ribadito il no alla guerra e alla violenza, invitando i partecipanti a non cedere all’odio e a non fare di tutta l’erba un fascio. L’essere vicini al popolo francese deve suscitare un nuovo modo di opensare diverso alla fratellanza fra popoli: l’Europa non deve essere soltanto una comunità internazionale basta su un’idea economica ma una comunità basata sulla sussidarietà la solidarietà e la fratellanza.
Alla manifestazione era presente anche il gruppo scout di Rivarolo. Al termine del suo discorso il primo cittadino ha dato lettura di una lettera vergata dal parroco di Rivarolo che ha fatto spesso richiami a quanto detto da Papa Francesco nel corso dell’ultimo Angelus in piazza San Pietro.