
Rivarolo, il sindaco Rostagno: “Perché non fare una pista ciclabile che costeggi l’Orco?”

Una pista ciclabile che colleghi Chivasso, antichissima porta del Canavese e del Nord Italia, alle Valli Orco e Soana: un tragitto tra natura ricca e verdeggiante che costeggia le sponde del torrente Orco dal luogo in cui sfocia nel Po fino alle belle Valli canavesane. E’ un’idea innovativa che potrebbe benissimo rientrare nel Piano Strategico che la Città Metropolitana sta progettando con l’ausilio e la collaborazione delle aree omogenee nelle quali è stata suddivisa l’ex provincia di Torino. Una strada dedicata alle biciclette, come è stato fatto lungo il tragitto del fiume Brenta, in Veneto, dove è possibile percorrere decine di chilometri tra una vegetazione lussureggiante della piana del Po e lo splendore architettonico delle ville palladiane.
Al sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno, l’idea non dispiace affatto soprattutto perchè potrebbe benissimo rintrare nel Piano di sviluppo industriale e turistico del Canavese. “E’ naturale che su questo progetto dovrebbero convergere gli sforzi degli enti locali e l’investimento della Città metropolitana, della Regione Piemonte e dell’Unione Europea – spiega il primo cittadino – ma credo che tra le tante cose che si potrebbero fare, questa potrebbe costituire una possibilità da non trascurare. Abbiamo a disposizione una fascia naturale che costeggia il torrente Orco e, disseminati, lungo il percorso, bellezze naturalistiche e artistiche di grande interesse. Il nostro territorio è così ricco che si presterebbe a una operazione del genere”.
Sarebbe un modo per fare rete, sistema, come sostiene qualche avveduto sindaco canavesano. Ma l’obiettivo deve essere condiviso e, se l’esperimento è riuscito in Trentino e in Veneto, perchè non dovrebbe riuscire nel verde Canavese e nelle Valli che tutta Europa ci invidia?