
Rivarolo: “Il lavoro è dignità, non carità”. Protesta degli ambulanti in piazza Massoglia

Hanno manifestato per chiedere non la carità ma di poter continuare a lavorare. Sono gli ambulanti mercatali ad essersi mobilitati nella mattinata di oggi, sabato 10 aprile, in piazza Massoglia a Rivarolo Canavese. Una cinquantina di commercianti, titolari delle attività ritenute “non essenziali” si sono presentati in piazza con i loro banchi nel giorno di mercato ma senza vendere nulla. È questa la categoria di ambulanti maggiormente penalizzata da questi 15 mesi di pandemia di Coronavirus. La manifestazione di protesta si è svolta all’insegna dello slogan “Il lavoro è dignità, non carità” e ha avuto luogo in modo ordinato e pacifico nel rispetto della vigente normativa anti Covid e alla presenza di numerosi agenti della polizia locale e dei carabinieri della stazione di Rivarolo.
Gli operatori commerciali ai quali i Dpcm impediscono di svolgere la loro attività anche se avviene all’aperto hanno polemizzato sui pochi indennizzi erogati oltretutto in ritardo, sull’e-commerce che danneggia il comparto, sulla mancata chiusura di altre categorie (che poter lavorare hanno nel frattempo cambiato il codice Ateco) e dei supermercati. Gli ambulanti si sentono presi in giro.
“Siamo noi gli invisibili” hanno detto. In piazza erano anche presenti il sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno, i parlamentari Alessandro Giglio Vigna (Lega), Francesca Bonomo (Pd) e il consigliere regionale della Lega Claudio Leone, ex assessore al Commercio nella precedente amministrazione Rostagno.