
Cancellata la realizzazione dello Skate & Bike Park. “Energia per Rivarolo” polemizza

Cancellata la realizzazione dello Skate & Bike Park. “Energia per Rivarolo” polemizza
Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di Rivarolo, una decisione importante ha suscitato il dibattito innescato dal gruppo di minoranza “Energia per Rivarolo”: l’eliminazione del progetto dello Skate & Bike Park nell’area Salp, previsto dalle linee guida della precedente amministrazione. Questo cambiamento ha suscitato un ampio confronto tra le forze politiche e i cittadini, rivelando contrasti sulla visione di futuro per la città e sulle priorità da perseguire.
Rigenerazione urbana: un’opportunità persa?
Il progetto dello Skate & Bike Park avrebbe rappresentato uno spazio di aggregazione non solo per i giovani, ma anche per famiglie, bambini, genitori e nonni. L’area avrebbe avuto una valenza sociale, offrendo un punto di incontro tra diverse generazioni e un’opportunità di inclusione per le persone di tutte le età e background. Inoltre, la realizzazione del progetto, pensato per essere finanziato tramite gli oneri di urbanizzazione, sarebbe stata un investimento a costo zero per il Comune. Nonostante questo, l’amministrazione ha scelto di sostituirlo con un’area verde generica, suscitando preoccupazioni riguardo alla sostenibilità economica di tale scelta. La gestione e la manutenzione di queste nuove aree verdi, infatti, saranno a carico dell’amministrazione comunale dopo i primi tre anni, sollevando interrogativi sulle future spese per le casse comunali. Le domande, ancora senza risposta, riguardano come queste aree saranno gestite nel lungo periodo e quali saranno i costi di manutenzione che gravano sulle finanze future della città.
La filosofia di “Energia per Rivarolo”
Il gruppo civico “Energia per Rivarolo” ha espresso il proprio dissenso, ribadendo che la città dovrebbe investire nei giovani e nella creazione di spazi che promuovano la socialità e il benessere delle nuove generazioni. La rigenerazione urbana, secondo questo punto di vista, non dovrebbe limitarsi alla riqualificazione estetica degli spazi, ma dovrebbe includere la costruzione di comunità più forti e inclusive. Il gruppo ha sottolineato che lo Skate & Bike Park non sarebbe stato solo un’infrastruttura sportiva, ma anche un luogo dove i giovani avrebbero avuto la possibilità di esprimersi in un contesto sano e costruttivo. In questo modo, sarebbe stato un antidoto alla marginalizzazione, contrastando la criminalizzazione dei giovani e dando loro opportunità per impegnarsi in attività positive.
Una visione diversa per lo sviluppo futuro della città
L’amministrazione ha giustificato la cancellazione del progetto con ragioni che riguardano principalmente la gestione burocratica, la necessità di ridurre il carico di lavoro degli uffici e l’importanza di dare ai giovani “di più” di quanto previsto inizialmente. Ma queste argomentazioni non hanno convinto molti, che vedono nella cancellazione dello skate park una scelta che, piuttosto che aprire nuove opportunità, limita il futuro della città. La visione proposta da “Energia per Rivarolo” è chiara: investire nei giovani, nella partecipazione e nella rigenerazione sociale degli spazi. Secondo la capogruppo Helen Ghirmu, la sicurezza non deve essere vista come una questione separata dall’educazione e dall’inclusione sociale. Gli spazi di aggregazione giovanile, come lo Skate & Bike Park, sono luoghi in cui i giovani possono sviluppare relazioni positive e riscoprire una nuova dimensione di socialità, lontana dalle problematiche legate alla marginalizzazione.
Helen Ghirmu ha dichiarato: “Proprio in questi giorni, sia prima che dopo il consiglio comunale, siamo venuti a conoscenza di incresciosi fatti di cronaca che vedono giovani ragazzi protagonisti di risse e regolamenti di conti. Non vogliamo che questi fatti diventino alibi per l’Amministrazione e ci facciano cadere nel retropensiero per cui i nostri giovani non meritino spazi dedicati. Non possiamo avere un Sindaco che teme gli spazi di aggregazione giovanile, che disprezza la dimensione più libera e urban dello Sport, senza rendersi conto che proprio quella dimensione può essere il luogo in cui riallacciare i rapporti con una generazione da cui stiamo perdendo ogni contatto.
Oggi dobbiamo avere coraggio e visione, generare spazi urbani in cui i nostri ragazzi possano riscoprire una nuova dimensione di socialità, più legata ai valori dello Sport, e sì, anche quello di strada. Ci sono realtà di periferia o della cintura di Torino che hanno ricostruito un contatto autentico con i ragazzi proprio attraverso la street dance, lo skating, il parkour, la street art.
Sogno una Rivarolo in cui i nostri ragazzi sentano che ci stiamo prendendo cura di loro e non solamente con la telefonata a casa al singolo, ma costruendo, in collaborazione con il Ciss38 e la nostra rete sociale, un solido impianto di educative di strada e generando spazi belli in cui generare altra bellezza. Che la sicurezza passi dall’educazione non può essere solo uno slogan da campagna elettorale. Adesso si deve fare.”
Conclusioni: una visione per il futuro
La cancellazione del progetto dello Skate & Bike Park rappresenta un passo indietro nella progettazione di una città inclusiva e attenta alle esigenze delle nuove generazioni. L’inclusione sociale, la partecipazione e il benessere collettivo sono valori che dovrebbero orientare le scelte urbanistiche, e non certo la logica dell’efficienza burocratica o della gestione a breve termine. Rivarolo merita una visione che guardi lontano, investendo nel futuro dei suoi giovani e nel rafforzamento della comunità, creando spazi dove possano crescere e svilupparsi in modo sano e positivo.
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