
Rivarolo Canavese: anziana pensionata decisamente “arzilla” sventa una truffa e chiama i carabinieri

Se c’è una cosa non manca ai truffatori è proprio la fantasia. Da qualche tempo imperversa in tutta Italia e, conseguentemente anche in Canavese: finti agenti delle forze dell’ordine o finti legali telefonano alle anziane vittime, raccontando che un parente, in genere si fa riferimento ai figli, è rimasto coinvolto in un incidente e che le vittime sono disposte ad accontentarsi di una modesta somma per evitare lunghe e costosissime cause civili con inevitabili richieste danni. Una truffa che ha già mietuto diverse vittime e che fa leva sulla preoccupazione e lo spavento.
L’ennesimo tentativo ha avuto luogo nella mattinata di martedì 12 luglio a Rivarolo Canavese dove i truffatori hanno tentato di “scucire” qualche migliaio di euro a un’anziana. Ma questa volta la pensionata ha dimostrato di non essere una sprovveduta e, dopo aver interpellato la figlia, ha chiamato i carabinieri della locale stazione, sventando di fatto il tentativo dei malfattori. Gli uomini dell’Arma sono sulle tracce dei truffatori.
Questa volta è andata bene. Altre volte il trucchetto è riuscito e i poveri anziani pensionati, preoccupati per la sorte dei famigliari che hanno creduto coinvolti in incidenti stradali, hanno consegnato ai truffatori gioielli e denaro contante. In genere ad effettuare la fatidica telefonata è un falso avvocato, impersonato di norma dalla “mente” della banda.
In genere l’uomo o la donna che si spaccia per legale si offre da fare da tramite con le immaginarie vittime promettendo di consegnare loro il denaro. Spesso di tratta di somme che non superano i 2.500 euro e, quando entra in possesso della somma richiesta, il malvivente sparisce facendo perdere le proprie tracce. Per questa ragione è importante non dare credito a queste telefonate e, comunque, in caso di legittimi dubbi è meglio chiamare il 112.