
Rivarolo: avevano trasformato la casa in una serra di marijuana. In manette due giovani

Avevano trasformato la casa in cui vivevano a Rivarolo Canavese in una vera e propria serra ecosostenibile di marijuana realizzata in maniera ingegnosa. Tre stanze nella quali le piante di cannabis crescevano in condizioni ottimali: sia l’impianto di illuminazione, sia quello di irrigazione che quello di ventilazione per ricreare le condizioni climatiche per rendere più rigogliose le piante, erano alimentati da pannelli fotovoltaici installati sul tetto.
Le manette sono scattate ai polsi dei due giovani con l’accusa di detenzione e produzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ accaduto alle 13,00 di oggi, venerdì 12 agosto, nell’ambito di un’operazione che ha l’obiettivo di prevenire e reprimere i reati in materi di stupefacenti. Luca Marchiori, nato a Treviglio (Bergamo) il 15 luglio 1989, residente a Lurano sempre in provincia di Bergamo, ma domiciliato a Rivarolo Canavese in stradale Torino e la convivente Sofia Cattelani, nata a Romano di Lombardia (Bergamo) il 23 maggio 1994, residente a Treviglio (BG).
Nel corso di un’accurata perquisizione i militari dell’aliquota operativa della Compagnia di Chivasso, supportati dai colleghi della stazione di Volpiano e dell’Unità Cinofila Carabinieri di Volpiano hanno rinvenuto e sequestrato 2,1 chilogrammi di marijuana, 70 grammi di hashish, 110 piante di marijuana di varia altezza e dimensione, materiale e attrezzature necessarie per la produzione, la pesatura e il confezionamento delle dosi e 600 euro in contanti che i carabinieri presumono
siano frutto della vendita di droga.
Dopo l’arresto sono stati condotti rispettivamente nei carceri di Ivrea e Torino.