
Rivarolo, arrestato un sessantenne senza fissa dimora accusato di aver rapinato tre prostitute
L’accusa è quella di rapina ai danni di alcune prostitute e di furto aggravato per aver rubato un’automobile. Nei guai è finito Luigi Sacripanti, 60, anni, senza fissa dimora. L’uomo aveva parcheggiato la Fiat Uno sulla quale viaggiava, in una piazzola di sosta di una stazione di servizio a Rivarolo Canavese. Sono stati i carabinieri, nel corso del servizio che ha come obiettivo la prevenzione e il contrasto dei furti, a notare l’auto rubata. Gli uomini dell’Arma sapevano di dover cercare quella Fiat Uno e quando l’hanno notata, parcheggiata in una stazione di servizio tra Rivarolo Canavese e Bosconero, hanno fatto il loro ingresso nel bar dove si trovava Luigi Sacripanti. Quando gli è stato contestato il furto dell’automobile, l’uomo ha ammesso di averlo fatto. I militari lo hanno condotto nella stazione dei carabinieri di Rivarolo e lo hanno sottoposto al fermo di polizia giudiziaria.
L’uomo era stato scarcerato nei primi giorni di novembre dalla casa circondariale di Sanremo. Accusato di furto aggravato, Sacripanti è stato condotto al carcere di Ivrea. I carabinieri hanno proseguito le indagini in sinergia con i colleghi della Compagnia di Chivasso e l’arrestato è stato anche accusato di aver compiuto tre rapine ai danni altrettante prostitute, compiute a San Benigno Canavese, Settimo Torinese e Leinì.
Ricostruita anche la dinamica delle rapine grazie anche agli elementi contenute nelle denunce che le vittime avevano presentato ai carabinieri: dapprima si avvicinava alle donne come un normale cliente poi estraeva un coltello e dopo averle minacciate e impaurite s’impossessava del denaro.