
Rivarolo, anche due ragazze nel “branco” che pestò l’uomo che protestava per il rumore

Del “branco” che alla vigilia dello scorso Natale ha percosso a sangue un uomo di 53 anni, reo di aver un gruppo di ragazzi per l’eccessivo schiamazzo notturno, facevano parte anche due ragazze. Sono nove in tutti i giovanissimi indagati per lesioni per il brutale pestaggio, avvenuto in via Carisia a Rivarolo Canavese.
Le indagini, coordinati dalla procura di Ivrea e condotte dai carabinieri della stazione di Rivarolo, hanno consentito l’identificazione di tutti gli aggressori che hanno mandato in ospedale l’uomo che li aveva rimproverati con la frattura della mandibola. I ragazzi sono tutti i minorenni e, per questa ragione, la procura dei minori del Tribunale di Torino ha aperto un fascicolo d’indagine.
Stando alla ricostruzione effettuata dai carabinieri, l’uomo che era sceso da casa pe rimproverare quei ragazzi troppo rumorosi, è stato colpito a calci e pugni dai nove ragazzi (alcuni appartenenti a famiglie “bene”). Pare che l’aggredito si sia rivolto ai ragazzi con toni e atteggiamenti non troppo amichevoli anche se questo elemento non giustifica la brutale aggressione della quale è rimasto vittima.
L’aggredito ha dovuto subire un intervento chirurgico per la riduzione della frattura mandibolare e ha dovuto affrontare un lungo ricovero. I medici avevano emesso una prognosi di quaranta giorni. L’avvocato difensore dei nove ragazzi che sono quasi tutti residenti a Rivarolo Canavese è passato alla controffensiva e sta redigendo un esposto basato sul racconto dei ragazzi che facevano parte del “branco”: gl’indagati affermano che è stato l’uomo ad iniziare l’aggressione.