
Rivarolo: alla sbarra il subagente che avrebbe rilasciato ai clienti polizze assicurative non valide

L’accusa, non da poco, è di truffa, falso e appropriazione indebita. Alla sbarra un subagente rivarolese di 48 anni, che, all’epoca dei fatti contestati, era responsabile di un’agenzia assicurativa a Favria. La presunta truffa risalirebbe al 2010: il giudice del tribunale di Ivrea ha chiamato a testimoniare una trentina di testimoni coinvolti nella vicenda. La somma della quale l’ex amministratore si sarebbe appropriato ammonta circa 200 mila euro.
Tra le tante persone che sarebbero state coinvolte figurano pensionati, extracomunitari e intere famiglie: tutte persone residenti a Rivarolo Canavese, Valperga, Cuorgnè, Forno e Favria. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe fatto firmare ai clienti le polizze assicurative, rilasciava i tagliandi irregolari e intascava il corrispettivo. Il denaro non sarebbe mai stato girato alle sedi centrali delle società assicurative che avevano conferito il mandato all’agenzia di cui l’imputato era titolare. E non è tutto: oltre al danno economico subito, i clienti in realtà non godevano della copertura assicurativa. Il problema è emerso soltanto dopo alcuni mesi quando le società assicurative hanno comunicato ai clienti il nominativo del nuovo broker. Sull’imputato grava il sospetto che la sua attività non fosse soltanto limitata all’attività assicurativa relativa alla Rca, ma anche (forse) alla gestione alla stipula di mutui e fondi d’investimento.
Sarà la corte a fare chiarezza sulla reale entità della presunta truffa. La vicenda era quando carabinieri e agenti della polizia stradale avevano fermato automobilisti che credevano di essere in regola con la copertura assicurativa ed invece erano in possesso di tagliandi non coperti dall’assicurazione. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 19 febbraio 2016.