
Riprendono le ricerche di Elisa Gualandi, la donna di 54 anni scomparsa 16 mesi fa da Pont Canavese
Riprendono, a distanza di 16 mesi dalla sua misteriosa scomparsa le ricerche di Elisa Gualandi, la donna di 54 anni, residente a Pont Canavese in località Villanuova. Dipendente del Comune di Torino in aspettativa, la donna, la mattina del 6 giugno 2018, era uscita di casa per una passeggiata. E da allora non si sono avute sue notizie. Nulla lasciava presagire il dramma. Elisa Gualandi aveva lasciato in casa il gatto e il portafoglio con il denaro e di documenti. Con sé aveva portato soltanto il telefono cellulare. Martedì 15 ottobre in Prefettura a Torino è stata convocata una riunione tra autorità e rappresentati dei soccorritori.
Dal giorno seguente dalla scomparsa della donna (che si era trasferita da pochi mesi a Pont Canavese) il territorio è stato perlustrato palmo a palmo dalle forze dell’ordine e dagli uomini della Protezione Civile, ma della donna non è stata rinvenuta nessuna traccia come se fosse stata inghiottita nel nulla. Dapprima si è pensato a una disgrazia, ma Elisa era una esperta escursionista ed è difficile pensare che sia caduta in qualche crepaccio. Poi si è valutata l’ipotesi del suicidio, ma anche questa pista è stata abbandonata.
L’ultima ipotesi, in ordine di tempo, è quella del sequestro. Elisa Gualandi potrebbe aver incontrato qualcuno che probabilmente conosceva e sarebbe volontariamente salita su un’auto che si sarebbe poi dileguata senza lasciare tracce. Il mistero perdura. Nel luglio del 2018 la procura di Ivrea aveva aperto un fascicolo per sequestro di persona anche se non ci sono testimonianze e riprese di telecamere che possano suffragare l’ipotesi. Le ricerche dunque riprenderanno e si preannunciano imponenti.
Della misteriosa scomparsa dei Elisa Gualandi in un paio di occasione si era anche occupata la trasmissione tv di Rai3 “Chi l’ha visto?” condotto da Federica Sciarelli alla quale hanno preso parte i parenti. Sono trascorsi 16 mesi dall’improvvisa scomparsa della “signora dei gatti” ma la speranza di ritrovarla ancora in vita è la famiglia non intende rassegnarsi.