05/03/2022

Cronaca

Riparte dal Piemonte la speranza per 13 bambini ucraini malati di tumore e in fuga dalla guerra

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È atterrato nel pomeriggio di oggi, sabato 5 marzo, nell’aeroporto di Torino Caselle il volo privato che ha portato in Piemonte 13 bambini malati di tumore e bisognosi di cure. In fuga dalla guerra in Ucraina con le loro famiglie sono stati ricoverati nell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove vengono riprese le terapie. Dopo giorni di attesa con la difficoltà di far partire il gruppo dall’Ucraina, la Regione Piemonte ha deciso una missione umanitaria per andare a prendere i bambini direttamente al confine. Operazione organizzata in poche ore per sbloccare la situazione, resa possibile grazie alla generosità di tre importanti realtà imprenditoriali piemontesi: Fondazione Lavazza, che ha messo a disposizione l’aereo che ha portato i piccoli pazienti in Italia; Basic Air, compagnia aerea nata in Piemonte che ha trasportato da Torino all’aeroporto di Iasi in Romania l’equipe medica del Regina Margherita, partita venerdì per raggiungere le famiglie e i loro bambini; l’imprenditore piemontese Alessandro Barbero, da anni presente con la propria azienda in Romania, che ha messo a disposizione il pullman che ha portato i medici dall’aeroporto di Iasi fino al confine ucraino, attraverso la Moldavia. Proprio al confine tra Moldavia e Ucraina l’esercito ha affidato alle loro cure i piccoli pazienti, che con questo pullman hanno potuto raggiungere l’aeroporto di Iasi, dove ad attenderli c’era l’aereo partito intanto dall’Italia e pronto a portarli in Piemonte. A sostegno della missione pure Sagat Spa e Sagat Handling, che hanno consentito la gratuità di tutte le operazioni aeroportuali.

A bordo dell’aereo c’erano anche il presidente della Regione Alberto Cirio con l’assessore ai Bambini Chiara Caucino, la vicepresidente del Senato Anna Rossomando e la dottoressa Franca Fagioli, direttore dell’Oncologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita. Ad attenderli all’arrivo in Piemonte l’assessore regionale alla Protezione civile e all’Emergenza dei profughi ucraini Marco Gabusi e il console onorario dell’Ucraina a Torino Dario Arrigotti.

“Questo è un momento delicato, drammatico – ha detto Cirio con gli assessori Caucino e Gabusi – ma per noi è anche un momento di gioia e di speranza, perché ci permette di dare la solidarietà non solo a parole, ma nei fatti. Il Piemonte non sta a guardare, e oltre a condannare la guerra e l’aggressione che la Russia ha compiuto nei confronti dell’Ucraina pensa alle prime vittime, che sono le persone e in particolare gli anziani e i bambini, soprattutto quelli malati. Il nostro grazie di cuore va a questi straordinari imprenditori e a tutti coloro che grazie al sostegno della Fondazione Specchio dei Tempi stanno supportando le iniziative necessarie a portare soccorso. E naturalmente grazie ai nostri medici. Ci auguriamo non debba essere necessario e che questa guerra possa finire presto, ma finché ci sarà qualcuno che avrà bisogno di aiuto il Piemonte risponderà presente”.

La Regione Piemonte aveva dato lunedì scorso all’Ambasciata ucraina in Italia la disponibilità ad accogliere nei propri ospedali i bambini bisognosi di cure. Immediatamente era stato attivato un contatto, che ha permesso di far giungere in Italia i 13 piccoli pazienti, 5 fratellini e altri 14 familiari.

Come rilevato dalla dottoressa Fagioli, “ora dobbiamo rivalutare lo stato della malattia e l’eventuale tossicità provocata dai trattamenti precedenti su questi bambini e il più rapidamente possibile riprendere la chemioterapia, che è stata interrotta a causa della guerra e delle difficoltà che hanno preceduto l’inizio dell’invasione. Siamo fiduciosi, perché le probabilità di guarigione dei bambini oncologici sono oggi superiori all’80% e tutte le possibilità che abbiamo saranno messe in campo per arrivare a questo obiettivo. Sarà importantissimo, inoltre, oltre ad aiutarli a guarire, supportare psicologicamente i bambini e i loro familiari duramente provati non solo dalla malattia ma anche dalla violenza della guerra”.

Il console Arrigotti ha voluto evidenziare come “nell’immensità della tragedia che il popolo ucraino sta vivendo, il pensiero che il Piemonte sia riuscito in così poco tempo a fare una cosa così grande mi commuove. Spero che questi bambini con le loro famiglie possano trovare qui una casa e le migliori cure, e sono certo che sarà così. Spero anche che il Piemonte possa continuare a dare sostegno ai profughi, ai malati e anche ai feriti che potremo aiutare dando loro soccorso negli ospedali”.

 

 

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