
Redditi in Piemonte: Pino Torinese guida la classifica dei Comuni più ricchi, Ribordone fanalino di coda

Nel confronto tra i redditi dichiarati nei comuni piemontesi emerge uno squilibrio profondo: in cima alla classifica si trova Pino Torinese, ordinato, verde, ben collegato; in fondo Ribordone, 46 abitanti, mille metri di altitudine, nessun supermercato, farmacia o bancomat.
Lo dice un’analisi dei dati fiscali del MEF: a Pino si dichiarano mediamente 35mila euro l’anno, a Ribordone meno di 10mila. A separarli, cento chilometri e un abisso socioeconomico che nessuna politica di riequilibrio ha saputo colmare.
Ribordone, sul versante piemontese del Parco del Gran Paradiso, è il comune più anziano d’Italia. Età media: 65 anni e mezzo. Un secolo fa contava quasi 2.000 abitanti, oggi è poco più di un presidio alpino. Eppure, il borgo prova a reagire: in estate torna qualche emigrato, si affittano case, si punta su turismo escursionistico e religioso. Ma d’inverno resta il silenzio. Le scuole sono chiuse, le strade vuote, i servizi minimi.
Il sindaco, Guido Bellardo Gioli, 82 anni, racconta con fierezza i tentativi di rinascita. Le case vendute non sono seconde case: chi arriva cerca un ritorno autentico alla montagna. Il Santuario di Prascondù e la Grande Traversata delle Alpi sono risorse simboliche ed economiche, ma insufficienti per invertire lo spopolamento.
La povertà qui è strutturale: pochi residenti, nessuna opportunità lavorativa, redditi bassi. Ma il valore del territorio non si misura in euro. Ribordone è memoria viva della civiltà alpina, testimonianza di resilienza, frammento culturale prezioso che rischia l’estinzione.
Al polo opposto, Pino Torinese rappresenta l’equilibrio perfetto tra natura e servizi. È meta ambita da professionisti, ben servita e benestante. I redditi sono alti, il tessuto sociale compatto, le scuole funzionano. Un modello consolidato, in grado di attrarre e trattenere capitale umano.
Il divario tra questi due estremi non è solo economico: è infrastrutturale, culturale, amministrativo. E interpella la politica. I fondi a pioggia non bastano. Servono scelte strategiche: banda larga, incentivi per imprese montane, trasporti adeguati, e soprattutto una visione che includa la montagna nel futuro della regione.
La classifica dei redditi fotografa le disparità. Ma per capire davvero il Piemonte, bisogna guardare anche in fondo. Dove resiste, tra mille difficoltà, un altro modo di abitare il territorio.