
Rapimento Veyrac, il paparazzo confessa: “E’stato l’italienne Serena a organizzare il sequestro”

Non era certo una banda ben organizzata quella che avrebbe rapito Jacqueline Veyrac, 76 anni, la ricchissima proprietaria del Grand Hotel di Cannes, del ristorante La Resérve di Nizza e di altri noti locali francesi. Un gruppo di “desperados” assoldato, stando a quanto hanno ricostruito gli agenti della polizia francese e i pm della procura di Nizza, da Giuseppe Serena, originario di Salassa ed emigrato una quindicina di anni fa in Costa Azzurra, per riavere mezzo milione di euro che l’imprenditrice gli avrebbe dovuto.
La donna era stata sequestrata da quattro uomini proprio davanti casa. Due giorni dopo venne ritrovata in un furgone, legata e imbagliata, nelle vicinanze della sua abitazione. Più squinternta di così, il manipolo di rapitori non poteva essere lo ha definito la polizia francese: una definizione che riporta anche il quotidiano “Il Corriere della Sera”. Un ex commando dei reparti speciali britannici, Philip Dutton, 47 anni, che dopo essere stato ferito dallo scoppio di una mina a Kabul era precipitato in una profonda depressione, un balordo di piccola taglia arruolato nel milieu della città ed un ex fotografo dei Vip che aveva ritratto senza autorizzazione la principessa Caroline di Monaco e che dopo la conseguente denuncia per violazione della privacy era caduto in disgrazia.
Dell’organizzazione facevano parte altre persone (erano sette in tutto i membri dell’improvvisato commando). E’ stato Luca Goursolas, 43 anni, soprannominato “Tintin” così era soprannominato l’ex paparazzo dei Vip a confessare: ad organizzare il sequestro ed arruolare i memebri della banda, sarebbe stato proprio Giuseppe Serena, 63 anni, ex assessore socialdemocratico del suo paese e membro del Comitato della locale Unità Sanitaria Locale. Un uomo ossessionato dal denaro, una sorta di faccendiere alla perenna ricerca di soldi, tanto che lasciò il Canavese, tornandoci soltanto sporadicamente, con l’intento di fare fortuna in Costa Azzurra, in quel lembo di terra francese in riva al Mediterraneo, meta del Jet Set mondiale.
Qui Giuseppe Serena riuscì, insieme ad uno chef finalndese, ad accaparrarsi la gestione del noto ristorante La Resérve ma dopo due anni, nel 2009, chiuse i battenti con un bilancio in passivo. Dopo la liquidazione fallimentare la ricchissima Jacqueline Veyrac decise di riprendersi il locale. Per la polizia transalpina non ci sarebbero dubbi: Giuseppe Serena avrebbe organizzato il sequestro per vendicarsi ed è su questa ipotesi che investigatori e inquirenti stanno lavorando per arrivare ad un’incriminazione formale.
E poi ci sarebbero le richiese di riscatto inviate tramite sms che però la famiglia dell’imprenditrice ribadisce di non aver mai visto. Gérard Baudoux, avvocato di Giuseppe Serena, ribadisce che Jacqueline Veyrac doveva al canavesano mezzo milione di euro e il sequestro doveva servire proprio a rientrare in possesso del denaro. Giuseppe Serena si trova ancora in carcere a Nizza: sa di aver commesso un reato non da poco ma continua a sostenere di non essere una persona disonesta.