
Quattordici feriti nella notte d’inferno a Scarmagno. La procura ha avviato un’indagine

Quattordici feriti: sette sono vigili del fuoco, due carabinieri (uno dei quali ha riportato la lussazione di una spalla), tre civili, due agenti di polizia: è il drammatico bilancio delle esplosioni (almeno quattro) che hanno sventrato la Dankem, la fabbrica di vernici (ex Interchimica) che sorge a Scarmagno, devastata da un furioso incendio. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo d’indagine per appurare eventuali responsabilità. Dei cinque pompieri, quatto sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea e affidati alle cure dei sanitari che, dopo qualche ora di osservazione, sono stati dimessi. Il quinto, invece, è stato trasportato d’urgenza al Cto di Torino poiché ha riportato ustioni di terzo grado su parte del corpo.
Il carabiniere che è stato portato al pronto soccorso di Ivrea ha riportato una lussazione alla spalla mentre si stava adoperando per salvare una persona. Il collega ha riportato una lieve intossicazione. Anche due agenti di polizia sono rimasti intossicati dal fumo prodotto dall’incendio, ma senza gravi conseguenze per la salute. Lo stesso dicasi per i tre civili che sono stati letteralmente scaraventati a diversi metri di distanza dal luogo dove si trovavano per effetto dello spostamento d’aria provocato dalle esplosioni e hanno riportato contusioni e traumi di lieve entità.
Tecnici dell’Arpa, quelli dei Vigili del fuoco e i carabinieri stanno indagando per risalire alle cause che hanno causato esplosioni e incendio. A Scarmagno quest’oggi, il sindaco ha deciso per la chiusura delle scuole. L’arpa intanto, assicura che non sussiste alcun rischio per la popolazione. Tra le tante ipotesi fin qui formulate da investigatori e inquirenti, non esclude anche quella del dolo. Nelle prossime ore potrebbero emergere importanti novità.