
Ponte Preti, Avetta accusa la Regione: “Il Ministero sia chiaro, facile scaricare sulla Città Metropolitana”
Torna al centro del dibattito il futuro del nuovo Ponte Preti, infrastruttura cruciale per il Canavese, dopo la risposta della Giunta regionale all’interrogazione presentata dal consigliere del Partito Democratico Alberto Avetta. L’esponente Dem aveva chiesto chiarimenti sulla graduatoria ministeriale relativa ai ponti ammessi a finanziamento, sollecitando aggiornamenti sull’iter della manifestazione d’interesse trasmessa dalla Città Metropolitana di Torino al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La Giunta, a distanza di quattro mesi dal deposito dell’interrogazione, ha riferito di aver chiesto informazioni proprio alla Città Metropolitana, senza interpellare direttamente il MIT. Una scelta che Avetta giudica insufficiente, sottolineando come il nodo centrale resti la pubblicazione della graduatoria ministeriale, prevista per aprile ma mai resa nota.
Secondo il consigliere, il mancato riscontro da parte del Ministero rischia di compromettere le tempistiche per la progettazione definitiva dell’opera, che dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2025. Un traguardo che, senza certezze sui finanziamenti, appare sempre più difficile da raggiungere.
Il tema Ponte Preti continua dunque a dividere politica e istituzioni. Dopo l’annuncio di mesi fa che aveva scongiurato il rischio di definanziamento, Avetta accusa la Giunta Cirio di immobilismo e di non voler esercitare la necessaria pressione sui Ministeri. L’esponente dem ha ribadito l’impegno a mantenere alta l’attenzione, chiedendo risposte concrete e tempi certi per un’infrastruttura considerata strategica non solo per il Canavese ma per l’intera viabilità piemontese.
Vuoi che aggiunga anche un paragrafo finale con un richiamo alla mobilitazione di amministratori e cittadini che nei mesi scorsi si erano battuti per salvare il progetto?