
Pont: ha patteggiato una pena a 11 mesi la badante romena accusata di circonvenzione d’incapace

Ha scelto la strada del patteggiamento la badante romena accusata di circonvenzione d’incapace: 11 mesi e 20 giorni con la sospensione condizionale. Si è concluso in questo modo il processo penale presieduto dal giudice monocratico Elena Stoppini a carico di una 53enne che avrebbe approfittato del carattere mite e debole dell’anziano di 82 anni di cui si occupava. Teatro della vicenda è stato il centro abitato di Pont Canavese.
La donna aveva convinto il pensionato a cointestarle due conti correnti bancari, un deposito postale e un immobile. E non basta: sette anni fa lo aveva anche convinto a sposarla in municipio. A porre fine a quella situazione era stato il sindaco di Pont Canavese Paolo Coppo quando l’anziano si era recato in municipio confessando al primo cittadino di non essere affatto felice.
Il pensionato è adesso ospite della Residenza per anziani del paese. L’ex badante è stata anche condannata a pagare una multa di 200 euro.