
Pont Canavese, tensione alla Sandretto. I lavoratori impediscono ad un camion di entrare in fabbrica

Attimi di vera tensione davanti allo stabilimento Sandretto. I dipendenti che continuano a presidiare i cancelli dell’azienda, nonostante questa sia chiusa da oltre un mese hanno impedito ad un camion appartenente a una società esterna di entrare all’interno dello stabilimento. Il timore era che il mezzo avesse il compito di ritirare alcuni macchinari, nonostante l’autista avesse dichiarato che era stato incaricato di portar via materiale inquinante. La tensione è salita a tal punto che sono dovuti intervenire i carabinieri di Pont Canavese e Cuorgnè.
I lavoratori, come avevano già preannunciato, intendono fare in modo che dal sito produttivo non venga portato via nulla. Dopo una lunga e tesa trattativa tra la Sandretto e la Fiom-Cgil, la ditta esterna ha desistito e il camion ha invertito la marcia e si è allontanato. Il livello di tensione rimane alto: il presidio ai cancelli dell’azienda rimarrà attivo almeno fino al 21 ottobre prossimo, vale a dire fino a quando il tribunale sarà chiamato a decidere sul fallimento della Sandretto di Point Canavese.
L’interruzione dell’attività produttiva è terminato dopo un lungo periodo di trattativa che ha coinvolto i vertici della Sandretto, la Fiom-Cgil e l’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, che si è concluso con un nulla di fatto e il licenziamento collettivo di 121 dipendenti.