
Pont Canavese: dopo il litigio volano calci e pugni. In manette tre uomini per rissa aggravata

Erano in evidente stato di ebbrezza, i tre uomini che, nella serata di sabato sono stati arrestati dai carabinieri a Pont Canavese. L’accusa è di rissa aggravata. La vicenda ha avuto luogo intorno alle 20,00: T.S., 22 anni, disoccupato residente a Chiesanuova e R.E.L., 50 anni, di professione panettiere residente a Pont Canavese, hanno iniziato a discutere animatamente per futili motivi all’interno di un bar.
In pochi minuti, dopo essere usciti dal locale, dalle parole si è passati all’aggressione fisica e sono volati pugni e calci. Un agente della polizia municipale, presente sul luogo della rissa ha cercato di sedare la rissa ma, nonostante tutto, i due uomini, ai quali se è aggiunto in un secondo un terzo soggetto, T.A., 44 anni, padre del giovane di Chiesanuova, hanno continuato imperterriti a picchiarsi. Alcune persone che hanno assistito alla scena hanno allertato le forze dell’ordine. In pochi minuti sono giunti sul luogo della violenta colluttazione i carabinieri della Compagnia di Ivrea. Il padre del giovane disoccupato ha dovuto ricorrere alle cure del personale medico dell’ospedale di Cuorgnè: gli esami clinici hanno accertato la frattura di una caviglia e i sanitari hanno emesso una prognosi di trenta giorni. L’uomo è stato trasferito, in un secondo tempo, al vicino ospedale di Ivrea.
Tutti e tre i protagonisti della rissa sono stati arrestati per rissa aggravata e in flagranza di reato e sono finiti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Il gip ha pronunciato ieri mattina la sentenza di convalida e, contestualmente, ha disposto la misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria per due volte al giorno. Il panettiere deve anche rispondere dell’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.