
Piverone: stufo dei continui furti subiti in azienda, imprenditore decide di trasferirsi

A cinquant’anni è stufo di risiedere e lavorare in un Paese dove la malvivenza è divenuta un problema primario. Dopo aver subito, soltanto nell’ultimo, otto furti sia in azienda che nell’abitazione privata, un imprenditore di Piverone ha deciso di chiudere baracca e burattini, lasciare l’Eporediese e trasferirsi altrove, magari all’estero.
L’imprenditore non ha più dubbi: da anni è vittima di una vera e propria persecuzione e di un continuo via vai in caserma per denunciare i continui furti. E a nulla sono servite le richieste d’aiuto e la consulenza di un avvocato. A decidere l’imprenditore è stato l’ultimo episodio di cronaca: poco prima di Natale un gruppo di ignoti ha praticato un buco nel muro dell’azienda a Lessolo. Dopo aver trafugato tutto ciò che era trasportabile, i malviventi hanno mangiato e bevuto in tutta tranquillità all’interno del capannone. Una derisione umiliante e offensiva. Una situazione snervante, uno stillicidio continuo. E per porre fine a questa situazione che ormai continua da anni, la decisione di chiudere i battenti e organizzare il trasferimento.
Dove, ancora non si sa, ma l’episodio costituisce un segnale negativo da non sottovalutare perché oltre che contro la crisi recessiva bisogna anche combattere contro ladri sempre più sfrontati e strafottenti.