
Ivrea, detenuto ingoia due batterie e minaccia gli agenti: ricoverato in ospedale

Ivrea, detenuto ingoia due batterie e minaccia gli agenti: ricoverato in ospedale
Ieri e l’altro ieri, il carcere di Ivrea è stato teatro di tensioni e violenze, con un detenuto nordafricano di trentadue anni al centro di un grave incidente. Trasferito da Biella per ragioni di sicurezza, l’uomo è stato oggetto di attenzione da parte del sindacato autonomo della polizia penitenziaria, Osapp, che ha reso noti i dettagli dell’evento.
Il detenuto, già noto per comportamenti problematici, ha scatenato il panico minacciando il personale di polizia penitenziaria del terzo piano del carcere di Ivrea. Armato di lame da barba fissate alle dita con del nastro biadesivo, si è spogliato e ha cosparso il corpo d’olio, complicando ogni possibile intervento del personale. Non contento, ha preparato una miscela di olio bollente e zucchero in una pentola, minacciando gli agenti.
Dopo un’articolata mediazione, il detenuto è stato trasferito in isolamento precauzionale. Tuttavia, la situazione è peggiorata nella giornata di ieri, quando ha tentato di accecare un altro detenuto con un pugnale rudimentale. La vittima è stata prontamente portata in ospedale per suturare le ferite. Il detenuto, nel frattempo, ha ingerito delle batterie, richiedendo un urgente trasferimento all’ospedale di Ivrea per cure adeguate.
Il segretario generale dell’Osapp, che rappresenta e tutela gli agenti della polizia penitenziaria Leo Beneduci, ha espresso preoccupazione dichiarando: “Oramai i detenuti sembrano agire impunemente, compiendo atti estremi per ottenere trasferimenti in Istituti di loro gradimento. Chiediamo l’intervento urgente della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affinché dichiari lo stato di emergenza nelle carceri italiane ed istituisca un Commissario Straordinario al fine di ristabilire l’ordine e la sicurezza in questa grave situazione”.
Il sindacato Osapp ha elogiato il personale della polizia penitenziaria di Ivrea per la gestione risolutiva dell’incidente.