
Operaio di Rocca morì schiacciato dall’autogru. A Ivrea il processo per omicidio colposo

Operaio di Rocca Canavese morì schiacciato dall’autogru. A Ivrea il processo per omicidio colposo.
Morì schiacciato dall’autogrù in uno dei cantieri allestiti per il completamento del viadotto Marchetti, lungo la bretella autostradale che collega Ivrea a Santhià nel territorio del comune di Pavone Canavese. Dopo cinque anni dalla tragedia nella quale perse la vita l’operario Francesco De Nicola, 53 anni, residente a Rocca Canavese, il prossimo 21 dicembre inizierà in tribunale a Ivrea il processo penale. I fatti risalgono al pomeriggio del 19 giugno del 2015. Le indagini erano state coordinate dal sostituto Giuseppe Drammis e in seguito proseguite dalla collega Lea Lamonaca.
L’uomo stava manovrando l’autogrù che all’improvviso si ribaltò e lo schiacciò contro il guardrail. Stando a quanto accertato dagli ispettori dello Spresal dell’Asl T04 i pistoni idraulici che dovevano servire da contrappeso al camion pare fossero affondati nel terreno provocando di fatto la fatale inclinazione dell’automezzo che avrebbe dovuto posizionare le barriere in “New Jersey”, tramite un braccio meccanico, a protezione del guardrail.
Alla sbarra finirà, con l’accusa di omicidio colposo l’ allora datore di lavoro delegato e direttore di cantiere della società per la quale la vittima lavorava. L’operaio deceduto aveva lasciato la moglie e due figli di 14 e 11 anni che hanno ottenuto tramite alla mediazione dell’avvocato Sergio Bersano un adeguato risarcimento e non si sono costituiti parte civile.
Altri parenti, che in precedenza non erano state riconosciuti quali parte lese, si sono costituiti nel procedimento parte civile.